Gli assenzi premiati al Salone Internazionale dell'Agricoltura di Parigi del 2022

Dall'anno della sua istituzione, il 1964, il Salon International de l'Agriculture (Salone Internazionale dell'Agricoltura) a Parigi è diventato il più grande evento del settore agricolo francese. Si suddivide in 4 aree: l'allevamento e le sue filiere, con gli animali più belli delle 360 razze in mostra; prodotti gastronomici provenienti dalla Francia e dal mondo, con oltre 1000 espositori provenienti da circa 40 paesi, il salone è una vera e propria finestra sul mondo dell'agricoltura in tutta la sua diversità. Ogni anno, per nove giorni, ci sono circa 700.000 visitatori che percorrono i viali del Paris Expo Porte de Versailles, il parco delle esposizioni creato nel 1923 per ospitare la Fiera di Parigi.

 

Norah was drunk, il nuovo cocktail bar di Milano per degustare assenzio e ostriche

In un luogo che trasuda un originale fascino neorealista da Vecchia Milano, con un tocco di impressionismo francese e di classicismo della New Orleans coloniale, i tre momenti di servizio - aperitivo, cena e dopocena - si susseguono senza soluzioni di continuità.

"Norah was drunk" è il nuovo locale che ha appena aperto nel quartiere Lambrate di Milano e si presta a diventare il nuovo epicentro per la degustazione di assenzio e non solo.

Homer Simpson Strupo (Absinthe)

Homer Simpson bevitore di assenzio? Strupo, il liquore ai capperi che ci ricorda qualcosa

Anche i Simpsons hanno avuto la loro bevanda maledetta, chiamata Strupo... un liquore creato dalla fermentazione di capperi... dal colore verde, bevanda strana e maledetta bevuta dagli artisti, vi ricorda qualcosa?

Comprare assenzio nel 2022, perché tante difficoltà e come risolverle

La storia dell'assenzio è sempre stata molto travagliata. Bandito per circa un secolo, tornato poi improvvisamente legale in Europa nel 1992 quando, a sapere come riprodurlo in quel momento, c'erano pochissime distillerie sopravvissute e che, mentre rispolveravano le ricette originali dei loro bisnonni e si prodigavano a (ri)creare un prodotto di qualità, hanno dovuto poi combattere con la cattiva informazione e con la macroscopica diffusione delle innumerevoli marche di assenzio surrogato che nel frattempo si erano esponenzialmente diffuse, quelle marche che oltre il nome (e a volte sbagliano pure quello) non avevano, e non hanno, nulla a che fare con l'assenzio di un tempo.

Intervista a Marco Der Einzige Tonarelli. Le grafiche, la poesia, i boschi e l'assenzio

Intervista di Andrea Sica a Marco Der Einzige Tonarelli

Andrea: Ciao Marco, raccontaci qualcosa di te

Marco: Che dire, sono uno squattrinato che ha deciso di vivere assecondando le proprie passioni; “lavoro” il meno possibile perché “il lavoro debilita l’uomo (e la donna)” e per lavoro intendo quello salariato; Carlo Monni, un grande attore toscano, raccontava la storia del ciabattino anarchico di Campi Bisenzio che aveva calcolato il guadagno per assicurarsi un’esistenza dignitosa in 2 scarpe riparate al giorno, leggenda vuole che per tutta la vita non abbia mai superato quella soglia ed ecco, io tento di seguire le sue orme, sono anarchico certificato da varie questure del centro/nord e tento di lavorare a salario quel minimo che mi serve per vivere con dignità, il resto del tempo lo impiego in lavori non monetari in bosco (beh ogni tanto qualche moneta arriva...), scalando, esplorando, intagliando legno, dipingendo male e altrettanto male suonando il flauto traverso, scrivendo, divulgando il verbo assenziofilo. Mi diletto di grafica, le immagini dell’associazione sono farina del mio sacco. In generale mi definirei “dilettante professionista”.

Sono molto vanitoso ma non mi prendo troppo sul serio e chi ha a che fare con me dovrebbe fare altrettanto.

Sono verboso e grafomane, strenuo difensore del punto e virgola, esegeta dell’inutilità. Poi c’è tutto il resto che (non) mi definisce.

Basta come presentazione?

Intervista a Eros Garelli

Intervista a Eros Garelli. Gli esordi della scena assenziofila italiana e dell'Academie d'Absomphe

Intervista di Marco Tonarelli a Eros Garelli

Marco: Ciao Eros, come va? Vuoi raccontarci come e quando sei entrato in contatto con l’Absinthe? Qual è stato il tuo primo assaggio? Autentico o surrogato?

Eros: Ciao Marco, il mio primo assaggio è stato lo Xenta Superior, più che un surrogato direi un czech-style absinth, che è ancor peggio. :)
Il primo autentico è stato un Duplais verte, ma solo con l'Edouard della Jade è scoccato l'amore.