Sazerac Cocktail

Cocktails

Con il Sazerac cominciamo a postare una serie di ricette di cocktail a base di assenzio, questo può essere considerato tra i più storici in assoluto.

Ingredienti e preparazione:

 

Sazerac cocktailPer prepararlo secondo la ricetta originale servono due bicchieri old fashion, nel primo versare acqua e ghiaccio per raffreddarlo, aggiungere nell’altro una zolletta di zucchero con un goccio d’acqua per ammorbidirla e di seguito il Peichaud’s quindi il cognac e il ghiaccio a cubetti; miscelare gli ingredienti, togliere il ghiaccio dal primo bicchiere, versare nello stesso l’assenzio facendo in modo che aderisca alla pareti e nel caso eliminare l’eccedenza considerato che l’assenzio ci serve solamente come aromatizzante; versare il cocktail, dopo averlo filtrato dal ghiaccio, in questo bicchiere e strizzare la scorza di limone senza aggiungerla al drink.

 

Storia

Il Sazerac deriva quasi sicuramente dal Brandy Cocktail molto conosciuto a New Orleans nel XIX secolo come confermano alcuni scritti dell’epoca; il nome di questo drink trae origine dalla compagnia di cognac Sazerac De Forge et Fils di Limoges.

Un agente locale della compagnia, John B. Schiller, apre a New Orleans a metà del 1800 la Sazerac Coffee House preparando il Brandy Cocktail di Peichaud a cui diede il nome Sazerac. Successivamente nel 1870 la compagnia passò sotto la proprietà di Thomas H. Handy, contabile di Schiller, ed anche il locale cambiò il nome diventando Sazerac House. La ricetta del cocktail con il passare degli anni cambiò per adeguarsi al gusto dei clienti che preferivano, dopo la guerra degli stati, il maggior carattere del rye whiskey al Brandy, il Rye utilizzato era il Maryland Club Rye e la presenza di Brandy oramai si riduceva a qualche goccia fino alla completa sostituzione con la stessa dose di assenzio. Ad operare questa radicale modifica fu il barman del Pina’s in Burgundy street, Leon Lamothe. In seguito al divieto di somministrazione dell’assenzio in molte nazioni il drink subì un’ultima variazione sostituendo l’assenzio con un suo surrogato l’Herbsaint.

Gianluca Camazzola
Gianluca Camazzola