Di Eros Garelli e Paolo Castellano
Foto di Kyra Laihiala
Per Aspera ad Astra
La presente (e un po’ tardiva) introduzione/recensione del Mansinthe vuole essere un piccolo omaggio personale alla nostra nuova e bravissima fotografa, grande estimatrice di Marylin Manson.
Parlando con lei e spulciando su internet, ho visto che le domande tipiche che i fan del cantante si pongono sono soprattutto le seguenti:
1) Quali rapporti può avere Manson col mondo (o con lo stereotipo che si ha) dell’assenzio?
2) Il Mansinthe è un assenzio autentico o si tratta esclusivamente di un’operazione di marketing?
Per rispondere alla prima domanda è indispensabile fare una piccola premessa storica, mentre il secondo quesito troverà spazio nella recensione vera e propria.
Assenzio, un feticcio gotico.