Justifiée & Ancienne Assenzio

Recensione assenzi Verte

ASSENZIO: Justifiée & Ancienne
GRADAZIONE ALCOLICA: 65%
DISTILLERIA: Martin Zufanek
PAESE: Repubblica Ceca
TIPOLOGIA: Verte

Assenzio Justifiée & Ancienne

 

QUALCHE PAROLA D'INTRODUZIONE:

Il motivo per cui in passato mi sono trovato ad avvicinarmi alla distilleria Zufanek è stato uno solo; anzi due: La Grenouille e L’Ancienne. Non gli assenzi di Martin Zufanek stesso, dunque, ma quelli di Stefano Rossoni, che ancora oggi considero tra i migliori che abbia mai avuto modo di assaggiare. Dopo la rottura tra Zufanek e Rossoni ero sinceramente convinto che avrei finito per disinteressarmi alla distilleria, ma ho voluto darle un’altra possibilità con questo assenzio.

Apro e subito chiudo la polemica, giusto perché non è possibile ignorarla del tutto, ma vorrei liquidarla qui, così che non abbia nulla a che fare con la recensione vera e propria. Il Justifiée & Ancienne è controverso già dal nome, dal momento che il richiamo a L’Ancienne è palese, e dà un po’ troppo l’impressione di voler imitare quello che è stato senza dubbio il miglior assenzio creato in quella distilleria; il richiamo alla melissa moldava sull’etichetta, già presente proprio ne L’Ancienne, non ha fatto che aggravare questa somiglianza eccessivamente grande. Detto questo, il Justifiée & Ancienne e L’Ancienne sono due assenzi che, nonostante le superficiali somiglianze, risultano alla fine – per fortuna – piuttosto diversi. E se L’Ancienne resta, almeno per gusto personale, un gradino sopra, il Justifiée & Ancienne si dimostra ugualmente uno dei migliori prodotti oggi disponibili nel mondo dell’assenzio, e nemmeno di poco.

PRESENTAZIONE:
Personalmente non amo affatto le bottiglie Zufanek: anche in questo, La Grenouille e L’Ancienne erano due piacevolissime eccezioni nella gamma. Bassa e tozza, etichetta non particolarmente suggestiva, tappo in plastica a vite; almeno il vetro è scuro.

COLORE 9/10

Pre-diluizione:

Un feuille morte dall’aspetto antico, ambrato e perfettamente trasparente. Davvero bello. [4,5]
Post-diluizione:

Opacità perfetta e cremoso alla vista, una sorta di panna tremendamente invitante. [4,5]

LOUCHE 17,5/20

Sviluppo:

Tutto perfettamente in regola e splendido da guardare: nuvoletta regolare dal basso verso l’alto, oil trails che compiono evoluzioni rare e preziose, top layer ben definito. Non è né troppo veloce né troppo lento: si prende i suoi tempi, ma senza esagerare. [8,5/10]

Consistenza:
Pressoché perfetto: opacizza completamente e la cremosità è ottima. [9/10]

AROMA 27,5/30

Puro:
Davvero intenso: nel momento stesso in cui si svita il tappo, l’aroma dirompe al di fuori della bottiglia, e nell’atto di versarlo nel bicchiere invade la stanza. Prima di tutto si avverte l’artemisia, davanti agli altri ingredienti, come cullata dalla base alcolica di vino, che ci tiene a far sentire la sua presenza. Subito dopo escono anice e finocchio, offrendo un profumo tutto sommato molto classico, ma portato quanto più possibile vicino all’eccellenza. [13,5]

Diluito:
La diluizione non fa che accentuare quanto detto sopra, soprattutto nell’intensità: è davvero incredibile quanto questo assenzio sia profumato. [14]

AL PALATO 36/40

Profilo aromatico:
Eccellente, davvero eccellente. So che è la terza volta che dico “cremoso”, ma non credo esista una parola più indicata per spiegare la sensazione che dà al palato questo assenzio. Molto rotondo, quasi denso e, come anticipato dall’aroma, di un’intensità straordinaria. E’ un sapore indubbiamente antico, ma in modo molto diverso da quello de L’Ancienne; il Justifiée & Ancienne non vuole imitare un vintage, e di fatto ha un gusto molto diverso da quello dei vintage: meno complesso e più immediato. E’ facile innamorarsene alla prima sorsata, mentre i vintage (o anche lo stesso Ancienne), almeno per esperienza personale, richiedono sempre un attimo di ragionamento, per comprendere quanto siano straordinari. Il Justifiée & Ancienne è meno complesso (comunque relativamente: la complessità è piuttosto palese), più diretto, e sa di antico in senso generale, non per forza in relazione al gusto dell’assenzio. [18,5]

Persistenza aromatica:

Resta a lungo, molto a lungo, e per buona parte del tempo conserva la propria complessità. Si perde piano piano, come se cadesse un sapore dopo l’altro, finché negli ultimi minuti non resta che l’artemisia. E, anche a quel punto, è davvero buono. [17,5]

CONSIDERAZIONI FINALI

Di Zufanek, al di fuori dei già citati La Grenouille e L’Ancienne, ricordo il St. Antoine e il Mead Base, entrambi assaggiati diversi anni fa durante una vacanza a Praga. Non erano certo assenzi scarsi, ma non si potevano nemmeno dire davvero interessanti. Di recente, oltre a questo Justifiée & Ancienne ho avuto modo di assaggiare anche l’ancor più buono Dubied, oltre ad un paio di prodotti più di nicchia, e devo dire che negli anni Martin Zufanek ha fatto passi da gigante. Tra i suoi assenzi facilmente acquistabili su internet, questo è di gran lunga il migliore. E nonostante il prezzo possa sembrare eccessivo, un bicchiere è sufficiente per rendersi conto di aver speso bene i propri soldi.

VOTO FINALE

La somma matematica dà 90 spaccato. Ed è il voto che mi sento di dare a questo assenzio: malgrado le controversie e la presentazione non proprio trasparente, è impossibile negare che si tratti di un prodotto davvero eccellente.

Assenzio Justifiée & Ancienne

Michele Ridella
Michele Ridella