L'Assenzio
L'Assenzio (più precisamente Assenzio maggiore) è una pianta botanicamente classificata Artemisia absinthium.
Si tratta di un arbusto piuttosto comune nelle zone alpine, caratterizzato da un color verde argentato e da un sapore estremamente amaro. In erboristeria viene utilizzato per le sue proprietà toniche, eupeptiche, emmenagoghe, antisettiche ed aperitive; inoltre le sue spiccate proprietà vermifughe sono conosciute fin dall'antichità.
In italiano con il termine Assenzio si fa riferimento anche all’ "Absinthe", una bevanda ottenuta distillando erbe officinali tra cui Artemisia absinthium, Anice verde, Finocchio, Melissa, Coriandolo ed Issopo.
L'Absinthe conobbe una diffusione eccezionale nell'800, venne chiamato "Absenta" nei paesi di lingua spagnola, "Absinth" nei paesi di lingua tedesca, "Absinthe", ma con differente pronuncia, nei paesi anglosassoni, ed appunto "Assenzio" in Italia.
L'Assenzio venne messo al bando in quasi tutto il mondo all'inizio del '900, e da quel momento iniziarono a fiorire le più o meno note leggende che parlano della Fata verde come di una droga pericolosa, dotata di strani poteri, bevanda maledetta amata da artisti ed assassini, loschi figuri e dandies annoiati. In realtà, l'Assenzio non ha nessun effetto stupefacente, ed è null’altro che un gradevole e fresco aperitivo..
Dopo la legalizzazione del 1999 in Unione europea e del 2005 in Svizzera, le distillerie sono tornate a produrre assenzio tal quale a quello che si poteva degustare nel XIX secolo.
La Malotte
Il nostro progetto prende il nome da un personaggio coraggioso ed irriverente del mondo dell'Assenzio autentico, la Malotte, il cui vero nome era Berthe Zurbuchen-Bahler (1881-1969), una delle distillatrici clandestine della Val de Travers alla quale si deve il mancato oblio dell'Assenzio.
La Malotte fu l'ultima produttrice di assenzio a vivere praticamente solo dei proventi della sua vendita: per rispettare la legge -l’Assenzio era vietato dalla Costituzione svizzera dal 1909- aveva pagato la licenza di distillatrice di Genziana -chissà se ne distillò mai un litro!-, diceva che a darle la ricetta dell'Assenzio era stato un panettiere e che lei l’aveva conservata e migliorata. Serviva il suo prodotto nella sua cucina che aveva sempre gli sgabelli pieni e distillava nottetempo con un alambicco elettrico nascosto in cantina, questo fino all’età di oltre 80 anni.
Ovviamente molte furono le irruzioni delle autorità per bloccare la sua attività, gli ispettori effettuavano numerosi controlli anonimi per ottenere l'aperitivo proibito; una volta la Malotte ne individuò uno in borghese che era andato da lei a comprare una bottiglia di Assenzio da portare via, l'ispettore ricevette il suo litro avvolto in un foglio di giornale, pagò una bella somma e se ne andò al laboratorio cantonale di Neuchâtel per far analizzare l'Assenzio. Il giorno successivo ricevette il certificato che riportava la dicitura "acqua di cisterna"...
E ancora, sbeffeggiando anche la Commissione federale per il controllo dei liquori, durante un processo presso il Tribunale di Polizia di Val de Travers, si dice che al momento del verdetto abbia detto al giudice: "Ti pago subito o quando vieni a ritirare le bottiglie?”.
Progetto e servizi:
"La Malotte-Assenzieria Clandestina" nasce con l’intento di diffondere la cultura dell'Assenzio autentico attraverso un'introduzione storico/critica ed una guida alla degustazione facendo chiarezza sulle sue vicende e smontando pezzo per pezzo tutto il corpus di leggende metropolitane che in più di 100 anni di oblio si sono andate sedimentando; ci proponiamo di fornire a chi avesse voglia o anche solo semplice curiosità gli strumenti utili al fine di approfondire la conoscenza di questo straordinario distillato e dell’immaginario che vi ruota attorno.
Vogliamo dimostrare fattivamente che al di là della dubbia fama cucita addosso alla Fata Verde, l'Assenzio non sia che un ottimo aperitivo con una sua ebbrezza specifica, bevanda evocativa capace di trasportare chi lo assaporasse in un tempo altro, suo proprio, perché ogni bevitore/trice ha un rapporto unico col distillato anche in virtù della possibilità di personalizzazione della preparazione.
"La Malotte-Assenzieria clandestina" offre quindi varie possibilità e servizi che ruotano intorno alla degustazione di un Assenzio autentico.
La degustazione vera e propria consiste in un individuale rendez-vous nel quale s’imparerà a riconoscere un Assenzio autentico nonché le sue varietà, la sua storia dalle origini ai giorni nostri. Il metodo corretto di preparazione si dipanerà utilizzando una suggestiva oggettistica dedicata capace di trasportare i/le partecipanti direttamente fra i fumi del XIX secolo.
Le nostre degustazioni possono essere inoltre arricchite da approfondimenti che gravitano attorno al mondo dell’Assenzio tra i quali:
- Visioni, profumi, sapori.. la sensualità erboristica dell’Assenzio: conosciamo da vicino il bouquet delle piante-ingredienti (olii essenziali e piante fresche)
- L'antica arte dell'alambicco. Un viaggio nella storia della distillazione delle essenze. Nascita, evoluzione delle tecniche e piante utilizzate, a partire da millenni a.C. fino alla Quintessenza alchemica ed agli Elisir.
- vespri letterarii: piccolo viaggio nella letteratura in odor d'Absinthe tra fine ‘800 e 1900
- intermezzi teatrali su personaggi e fatti dell’epoca
- Consigli su Sinergie tra olfatto e gusto: accostamenti di sapori ed odori tra assaggi e suggestioni aromatiche
Le serate saranno impreziosite da mise-en-place musicali e proiezioni di filmati d’epoca.
