Académie d'Absomphe - Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio è un'associazione no profit, composta da esperti di assenzio, il cui scopo è quello di valorizzare e fare divulgazione sull'absinthe in quanto bevanda di alta qualità e con una storia particolarmente ricca e complessa.
L'Académie d'Absomphe vuole rappresentare un punto di passaggio obbligato per chiunque voglia approfondire la sua conoscenza sull'argomento assenzio, con fatti e informazioni supportate da documenti storici e ricerche scientifiche al passo con i tempi, attraverso la divulgazione di informazioni, notizie, recensioni ed anche l'organizzazione di seminari, corsi e degustazioni.
Grazie alla collaborazione con esperti e professionisti del settore, anche internazionali, vogliamo essere, altresì, il punto di riferimento per distributori e titolari di locali interessati a trattare l'argomento in maniera etica, responsabile e altamente professionale, oltre che per ricercatori che orientano i propri studi su materiale storico e per semplici curiosi e amatori.
I soci del direttivo attuale:
- Andrea Sica
Presidente - Absintheur
- Gianluca Camazzola
Vicepresidente - Absintheur
- Marco Tonarelli
Absintheur, grafico
- Michele Ridella
Absintheur
- Tonino Bigini
Absintheur
- Gianpaolo Giacobbo
Segretario - Absintheur
Ex soci (2010-2020) ed attuali collaboratori e consulenti:
- Eros Garelli
Absintheur
- Andrea Onesti
Absintheur
- Stefano Rossoni
Absintheur, distillatore di assenzio
I soci provengono da varie parti d'Italia. La sede legale dell'associazione si trova presso:
Palazzo delle Misture
via Piazza Montevecchio, 22/24
Bassano del Grappa (Vicenza)
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Palazzo delle Misture - sede dell'Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio |
Il nome "Académie d'Absomphe" deriva da una lettera di Arthur Rimbaud, nella quale fece una storpiatura del termine "absinthe":
Tra i vari café frequentati in quel periodo, Rimbaud aveva una predilezione per l’Académie, situata in rue Saint-Jacques. Nel linguaggio che aveva creato, una specie di argot tutto suo, Rimbaud chiamava l'absinthe “absomphe”, e siccome all’Académie si beveva soprattutto dell’assenzio, chiamò quel café l’Académie d’Absomphe.
Nel giugno del 1872, scrisse al suo amico Ernest Delahaye, che era rimasto a Charleville:
"il y a bien ici un lieu de boisson che je préfère. Vive l’Académie d’Absomphe, malgré la mauvaise volonté des garcons! C’est le plus délicat et le plus tremblant des habits que l’ivresse par la vertu de cette sauge des glaciers, l’absomphe! Mais pour après se coucher dans la merde!".
(“C'è sicuramente un posto preferito per bere qui. Viva l’Accademia dell’Absomphe, nonostante la cattiva volontà dei camerieri. È il più delicato e il più tremulo dei vestiti l’ubriachezza, grazie a questa salvia dei ghiacciai, l’Absomphe! Per poi stendersi nella merda!").