Una delle domande che ci vengono poste più di frequente è: “Cosa mi consigliate per iniziare a bere assenzio?”. La risposta breve è: l'absinthe L’Entêté (Combier) oppure l’Un Emile 68 (Emile Pernot). Altri verdi tradizionali da indicare sono il La Faucille (La Semilla - Distillerie Aymonier) o La Verte (Distillerie Bourgeois). Se si preferisce direttamente un assenzio di fascia alta, il 1901 oppure Esprit Edouard (Jade Liqueurs).
Se, tuttavia, volete conoscere le motivazioni su cui si basa tale suggerimento, continuate a leggere sotto.
Chiariamo inoltre che per preparare un bicchiere di assenzio esistono specifici accessori che ne facilitano la preparazione, oltre che contribuire al fascino estetico del rirtuale di preparazione (bicchiere per assenzio, cucchiaio forato, fontana/brouilleur, etc.), ma non è strettamente fondamentale possedere subito un kit specifico.
Per le prime volte puoi anche arrangiarti con un bicchiere normale, una semplice brocca contenente acqua ghiacciata e (se vuoi aggiungere lo zucchero, ma non è obbligatorio) un cucchiaio normale, e rimandare eventualmente l'acquisto di accessori specifici per assenzio in un secondo momento, qualora (come siamo certi) si sviluppi una passione.
Qual è la migliore marca di assenzio originale consigliata
Ci sono oggi distillerie che producono assenzio originale seguendo meticolosamente ricette e metodi di produzione di un tempo. Ogni distilleria e marca di assenzio, come avviene per il whisky, la grappa, il rum etc., pur avendo tra loro gli ingredienti basilari uguali, può avere diverse sfumature e caratteristiche distinte l'una con l'altra; che è possibile imparare a cogliere meglio con il tempo e l'esperienza.
Qui di seguito elenchiamo alcune tra le distillerie e marche di assenzio più famose del settore, dando per ognuna una breve descrizione, al fine di dare una panoramica molto generica. Ma gli assenzi autentici sono molti di più, ed infondo all'articolo troverete un link ad un elenco completo di tutte le marche di assenzio autentico.
Emile Pernot
Una distilleria storica che, seppure negli anni scorsi ha subito un calo qualitativo nei suoi prodotti (ma che negli ultimissi batch pare stia però riprendendosi) distribuisce assenzi che si riescono a trovare un po' più facilmente degli altri e che possono comunque essere adeguati per un entry level, sono quelli della distileria francese Emile Pernot, e nello specifico possiamo suggerire l'acquisto di un absinthe tra i seguenti: Un Emile, oppure l'Authentique 65, il Vieux Pontarlier, ed il Roquette 1797.
Matter Spirits
Un altro assenzio che ha una buona distribuzione, complice anche il fatto che è sponsorizzato da Marilyn Manson, è l'assenzio Mansinthe, della distilleria Svizzera Matter Spirits. Si tratta di un absinthe di fascia medio/bassa, ma che per iniziare può andar bene, essendo comunque a tutti gli effetti un assenzio autentico ed essendo di facile reperibilità rispetto ad altri. Ha anche un buon rapporto qualità-prezzo, ed è consigliabile soprattutto a chi non piace molto il gusto dell'anice, avendone in minore quantità rispetto ad altre etichette.
Pierre Guy
Altri assenzi classici che, se avete possibilità di acquistarli, non deludono mai, sono gli assenzi della distilleria Pierre Guy, una delle pochissime storiche distillerie di Pontarlier (patria storica dell'assenzio) rimasta ininterrottamente in attività dal 1890 e che continua a tenere fede alla loro tradizione con prodotti pluripremiati. Dunque andrete a colpo sicuro se vi imbattete nell'assenzio François Guy, o nel La Pontissalienne o i recenti Absinthe de Pontarlier Pierre Guy. Assenti un po' più complessi, perché hanno un invecchiamento in botte, sono il Trilogie e La Fee Jaune.
Combier e la serie Jade
Se invece volete puntare direttamente all'eccellenza, ulteriori assenzi da avere nella lista della spesa, in questo caso di altissima qualità, sono gli absinthes dell'antica distilleria francese Combier (progettata da Gustave Eiffel qualche anno prima dell'omonima torre) che, tra l'altro, utilizza i centinari alambicchi un tempo appartenuti alla Pernod Fils. Di questa distilleria non dovrebbe mancare l'acquisto dell'abisnthe L'Entêté, che è forse l'assenzio più adeguato per iniziare, essendo tra quelli più bilanciati, oppure gli storici assenzi elaborati da Ted Breaux della serie Jade Liqueurs (la riproduzione fedelissima di specifiche marche di assenzio dell'800), in partciolare il 1901, il V.S. 1898, l'Espirit Edouard, il Terminus Oxygénée, il Nouvelle-Orléans, oppure il Blanchette nel caso in cui preferiste un bianco.
Devoille
Tenete bene a mente anche gli ottimi assenzi della distilleria francese Paul Devoille, come l'Absinthe du Centenaire, il Libertine, il Verte de Fougerolles ed il Soixante-Cinq il Pierrot oltre quelli della serie "Les Parisiennes", ovvero: il La Désirée, il L’Enjôleuse e La Coquette e qualasiasi altro assenzio di questa distilleria.
Bugnon & Co.
Altri assenzi tradizionali, seppure per aspetti distinti, sono gli apprezzatissimi prodotti della distilleria svizzera Bugnon & Co., ovvero il classico verde Butterfly, che segue la ricetta di un antico assenzio americano, ed il noto La Clandestine della categoria dei La Blue, che sarebbero quegli assenzi che venivano prodotti clandestinamente in svizzera per decenni dopo il bando del 1915; ed anche la sua versione verde che è invece l'absinthe Angélique.
Bourgeois
Tra gli assenzi moderni che stanno riscuotendo molti apprezzamenti, anche in Festival internazionali, sono quelli della distilleria francese Bourgeois, nello specifico citiamo il Bourgeois la Verte ed il Bourgeois la Blanche.
Pernod-Ricard
Un altro assenzio, che avrebbe potuto avere una distribuzione migliore, è quello del colosso francese Pernod-Ricard, con il suo Pernod Absinthe "Recette Tradittionnelle", che pur non riuscendo a mantenere l'eccellenza degli antichi fasti (la Pernod Fils era l'assenzio più venduto nell'800) può essere considerato un buon assenzio per iniziare.
Tutti gli altri assenzi originali
Questi sono solo alcuni tra gli assenzi autentici che potreste reperire in questo periodo. Consultando la pagina Elenco marche di Assenzio presente nel nostro sito (che aggiorniamo costantemente), con un occhio anche alle nostre Recensioni e commenti riportati nei nostri social, potreste imbattervi in una più vasta scelta, e qualsiasi tra quegli assenzi di quell'elenco può andare bene per evitare i surrogati.
Se l'assenzio che avete intenzione di comprare non è in quella lista, al 99% non è un assenzio autentico, a prescindere di ciò che, chi lo vende, ha deciso di dirvi o di scrivere sull'etichetta.
Approfondiamo
Ovviamente il gusto è un elemento estremamente soggettivo, e come tale non è esiste un assenzio che vada bene per tutti/possa piacere a tutti.
Tuttavia ci sono alcune considerazioni che portano gli esperti a suggerire un’etichetta piuttosto che un’altra ad un neofita. Anzitutto è importante capire che per quanto alcune caratteristiche siano comuni a tutti gli assenzi (gli elementi chiave che fanno di un prodotto un assenzio, per questo rimando alla pagina "Riconoscere un Assenzio"), ogni assenzio ha una sua personalità, in termini di profumo, aroma, louche, etc. Alcuni assenzi possono essere piuttosto simili, ed essere inclusi in uno “stile”, e altri sono diametralmente opposti (per esempio un assenzio con louche denso, erbaceo, fortemente anisato, ed un assenzio con louche delicato, e caratterizzato da note floreali e delicate). Questa grande diversità tra i diversi assenzi oggi rispecchia (in parte) quella presente sul mercato poco più di un secolo fa, quando l’assenzio era all’apice del suo successo.
Il motivo di tale evoluzione è dovuto al fatto che dopo un periodo iniziale in cui l’assenzio veniva prodotto solo a Pontarlier, ed era considerato un medicinale o una particolarità del luogo, l’assenzio ha conosciuto una straordinaria diffusione, ed a fianco dei concorrenti che cercavano (con più o meno successo) di copiare gli assenzi più famosi, altri cercavano invece di scavarsi una nicchia realizzando un assenzio diverso da quelli sul mercato, inventando ricette con nuovi ed inediti ingredienti. Inoltre, dopo essersi diffuso in produzione in tutta la Francia, l’assenzio ha anche iniziato ad essere prodotto in altri paesi, come Italia, Spagna, Africa, Stati Uniti, etc, ed in tale contesto nuove ed interessanti variazioni sul tema venivano effettuate, sia per scarsa disponibilità rispetto alla Francia di alcune erbe e materie prime, sia in alcuni casi per accontentare il palato dei connazionali, che poteva essere diverso da quello francese. Giusto per fare un esempio, sebbene l’alcool di base per la distillazione di assenzio fosse tipicamente alcool di vino per gli assenzi pregiati, e grano/patate per quelli più economici, sappiamo che a Cuba veniva distillato un assenzio usando come alcool di base il rum, (a causa probabilmente della mancata disponibilità di vino da distillare) con il risultato di un profilo aromatico radicalmente diverso rispetto ad ogni assenzio prodotto in Francia.
Questa evoluzione dell’assenzio permette agli esperti di classificare alcuni assenzi come “classici”, in contrapposizione con altri definiti “atipici”. Ovviamente non si tratta di una separazione netta: molti prodotti, anzi la maggior parte, si posizionano nel mezzo, non sono perfettamente classici ma non si discostano dal modello abbastanza da essere chiamati “atipici”.
In generale comunque consideriamo “classici” gli assenzi che si avvicinano come caratteristiche ai primi assenzi prodotti in Francia a Pontarlier.
Ora, è opinione comune tra gli esperti che per un neofita sia opportuno iniziare la sua avventura con un assenzio classico.
È importante che il neofita che si avvicina al mondo dell’assenzio capisca cosa è l’assenzio, da quali aromi è caratterizzato e come distinguerlo/giudicare gli altri prodotti. Riprendendo l’esempio dell’assenzio cubano con base di rum, se un neofita assaggiasse quello come suo primo assenzio, potrebbe essere portato a considerare quello il punto di riferimento, mentre invece è importante che il bevitore di assenzio sia in grado di distinguere quale è la norma e quale è la eccezione.
Ecco quindi il motivo per cui L'Entêté e l’Un Emile si prestano particolarmente ad “iniziare” i neofiti che si avvicinano al mondo dell’assenzio: sono entrambi assenzi perfettamente classici, L'Entêté di qualità più alta e l’Un Emile un po’ più economico.
In caso poi l’assenzio piaccia e si sviluppi una passione, si è sempre a tempo ad acquistare assenzi più pregiati, o provare prodotti più particolari ed atipici, avendo un punto di riferimento su cui basare le proprie impressioni.