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Intervista a Scott MacDonald - autore del libro "Absinthe Antiques"

In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, Absinthe Antiques: A Collection from la Belle Epoque (absintheantiques.net) abbiamo chiesto al nostro amico Scott MacDonald di raccontarci qualcosa di sé e della sua passione per l’assenzio.

- Disponibile in lingua italiana ed inglese -

Scott MacDonald - Absinthe AntiquesChi è Scott M D: Chi è Scott MacDonald? Raccontaci qualcosa di te.

Mi piace descrivermi come un inguaribile romantico, essenzialmente impulsivo, spesso mi butto a capofitto in qualcosa seguendo il mio istinto più che la ragione!
Durante la mia vita mi sono appassionato degli interessi più svariati: musica, cinema, astronomia, mountain bike, arti marziali, aroma terapia, geologia, cucina, escursioni in montagna, scrittura (di poesia e musica), e molto altro.

La mia filosofia è che visto che il nostro tempo in questa vita è limitato, dobbiamo fare il possibile per sperimentare ed esplorare. Tendo sempre a sviluppare legami con persone creative ed appassionate e sono sempre alla ricerca di cose nuove.

Attualmente lavoro come liutaio, ma in passato mi sono occupato di produzione e direzione nell’industria cinematografica di animazione.
Tra le mie attività preferite, amo particolarmente organizzare eventi ed occasioni per far incontrare persone con interessi e valori in comune.

Come ti sei avvicinato al mondo dell’assenzio?
Questo è uno dei migliori esempi della mia predilezione per seguire l’istinto sopra ogni cosa: all’improvviso mi sono incuriosito ed ho provato il desiderio di imparare quanto più possibile sull’assenzio. Era come se avessi una voce interiore che mi invitasse a scoprire questo nuovo mondo. Mai avrei immaginato che grazie all’assenzio avrei incontrare alcune delle persone più eccezionali che abbia mai conosciuto. Attualmente la maggior parte dei miei migliori amici sono legati al mondo dell’assenzio. È come avere una famiglia sparsa intorno al mondo!

Quali sono i tuoi interessi? Assenzio, musica, antiquariato?
I miei interessi principali sono le persone che mi sono vicine, i miei amici e la mia famiglia, e cercare sempre di diventare una persona migliore. Tutto il resto è strumentale per il raggiungimento di questo scopo.
Da sempre sono stato appassionato di arte in tutte le sue forme e di ogni attività creativa. I miei genitori avevano un negozio di antiquariato quindi in qualche modo l’antiquariato è sempre stato presente nella mia vita. Di fatto a casa mia sono circondato da oggetti antichi!

Qual è la tua opinione sul mercato dell’assenzio negli Stati Uniti?
Personalmente non sono coinvolto negli aspetti più commerciali del mondo dell’assenzio, ma conosco di persona svariati consumatori e produttori americani, e molti di questi distillano ottimi assenzi in continuo miglioramento.
Tengo sempre a portata di mano tre o quattro bottiglie di assenzio prodotto negli Stati Uniti, sia perché mi piace sia per supportare i distillatori che lavorano duro per produrlo. Non mi viene in mente alcun produttore americano che oggi come oggi stia andando contro la tradizione dell’assenzio autentico. La distillazione dell’assenzio è un’arte, una scienza e un percorso molto difficile da intraprendere. Chi dimostra una simile dedizione merita di essere supportato, ed è sempre piacevole vedere nuove persone avvicinarsi al mondo dell’assenzio. Io, da parte mia, faccio il possibile per diffondere informazione, ospitare serate, etc.
Più e più persone vengono a contatto con l’assenzio nel modo giusto, ma sono ancora molti che purtroppo incontrano l’assenzio (o più probabilmente qualche surrogato) avvolto dalle solite stupidaggini, la zolletta incendiata, le promesse di effetti strani, etc. Ovviamente quindi mi piacerebbe che l’assenzio diventasse più popolare e che un numero maggiore di americani bevesse buon assenzio!
Spero anche che in futuro un quantitativo maggiore di assenzi europei possa essere importato e venduto negli Stati Uniti, credetemi in molti sono pronti ad acquistare!

Come vedi il futuro dell’assenzio? Alcuni credono che dopo il boom iniziale stiamo adesso assistendo ad un calo in qualità ed innovazione. Cosa ne pensi?
Come dicevo prima, non sono un esperto degli aspetti più commerciali. È vero che l’entusiasmo iniziale sembra essersi affievolito, ma penso che sia un fenomeno normale. Adesso l’assenzio può crescere lentamente, con le giuste basi.
Sta a noi cercare di correggere continuamente gli errori e le falsità cui molte persone credono ancora. Purtroppo è normale che a fianco dei prodotti di qualità vengano sviluppato anche prodotti mediocri. È un fenomeno insito nella natura umana e si può riscontrare in ogni settore! A mio avviso non più del 10% dei prodotti sono di qualità, non solo nel campo dei distillati ma anche arti, chitarre, elettronica, mobilio, architettura, cinema, cucina, etc.

Dobbiamo cercare di non demoralizzarci a causa degli assenzi mediocri, basta produrre ancor più assenzi di qualità!
In ogni cosa è sempre meglio cercare di concentrarsi sulle nostre azioni e su quello che possiamo fare per migliorare le cose, non c’è altra scelta.

Parlaci del tuo libro, qual è il tuo obiettivo e come è nato.
Che ci crediate o no il libro è nato a causa di una roccia e una bicicletta.
Dal 2009 ho iniziato ad essere appassionato di assenzio, e nel 2010 mi sono iscritto a vari forum, come novizio. Sono entrato in contatto con Marc Thuillier di Absinthe Original sul forum della Wormwood Society, ed ho acquistato alcuni cucchiaini e bicchieri da assenzio d’epoca tramite il sito internet. Usando questa oggettistica mi sono ritrovato piacevolmente sorpreso alla sensazione tattile che mi restituivano, una sensazione di connessione con il passato…

Ma torniamo alla roccia e alla bicicletta! Da sempre sono appassionato di mountain bike; mi trovavo su di un percorso in montagna, e dopo un piccolo salto un ramo nascosto tra le foglie andò ad incastrarsi tra i raggi della ruota. Come potete immaginare questo bloccò la bici di colpo, catapultandomi in avanti per atterrare di schiena su di una roccia, risultando in costole incrinate, strappi muscolari e contusioni. Per quasi un mese dopo l’incidente facevo fatica anche solo a respirare, e mi ci vollero sei mesi prima di poter riprende a costruire/riparare chitarre.
Mentre mi trovavo in riposo forzato mi dissi: “perché non sfruttare questo tempo per collezionare oggettistica di assenzio?”. È così mi diedi da fare, tramite Marc, Ebay in varie nazioni ed altri collezionisti, ed in breve mi trovai in possesso di una discreta collezione. Nel frattempo avevo venduto alcune delle mie chitarre che non usavo più da tempo, altrimenti non sarei mai riuscito a permettermi tutti quegli acquisti di antiquariato di assenzio!

Iniziai poi a fotografare i vari pezzi ed appassionarmi del processo di preparazione delle varie foto. In breve da questo sarebbe nato “Absinthe Antiques”.
Il mio scopo con questo libro è principalmente di condividere la mia passione per l’oggettistica di assenzio d’antiquariato, riportare gli oggetti in vita grazie alle foto, rendere omaggio alla tradizione ed alla cultura a cui sono legati. E ovviamente incontrare nuovi amici. Non avrei mai immaginato che la creazione di questo libro avrebbe arricchito la mia vita con così tante nuove esperienze e persone.

Ultima domanda: qual è il tuo assenzio preferito?
Questa è facile: quello che riempie il mio bicchiere quando sono con un amico.

(Traduzione a cura di Stefano Rossoni)

Il sito del libro "Absinthe Antiques: A Collection from la Belle Epoque" di Scott MacDonald: www.absintheantiques.net


Testo originale dell'intervista - English

Who is Scott MacDonald? Tell us a bit about yourself

I’m essentially an impulsive romantic, who often jumps into things with his heart, not his head! My life has been spent pursuing many interests: music, film making, astronomy, mountain biking, martial arts, aroma therapy, geology, cooking, hiking in the mountains, writing music and poetry…the list goes on. We are here for a short time…it is our duty to explore! I always feel a strong connection with creative and caring people, and I am always trying to discover new worlds. I build and repair guitars for a career, and before this I was an animator, director and producer in TV and film. One of the things I enjoy doing most is bringing people together for common interests and causes.

How did you get into absinthe?

This is a perfect example of following my heart and being impulsive. I suddenly just wanted to learn about it, and heard this inner-voice that suggested I would discover many new things. Little did I know that those first couple of bottles would lead to meeting some of the most wonderful people.
I would ever know. Many of the best friends I have are in some way connected to the world of absinthe. I feel I have friends and family all over the world now.

What are your interests? Absinthe, antiques, music?

My interests are family and friends, always speaking from my heart, and trying to become a better man, father, husband, and friend. Everything else is just the vehicle for accomplishing this goal. I have always enjoyed art, writing, music, and the creative process. My parents had an antiques business for many years, and antiques were always part of my life. I am surrounded by them in my home, in fact.

What’s your opinion on the absinthe market in the US?

I am not an expert on markets, or the absinthe business, however I know many passionate consumers, and several very dedicated American distillers. Quite a few of these distillers are making very good absinthe, and it is getting better all the time. There are always at least three or four bottles of American absinthe in my home, and I enjoy drinking it, and supporting the people who are working hard to make it. I can’t think of any American distiller who is disrespecting true absinthe; they are all dedicated to doing their best, and honoring absinthe’s legacy. It is an art, a science, and a very difficult path. People who are so dedicated need to be supported, and I am happy to see many new people interested in drinking absinthe, and I do everything I can to help by spreading the word, hosting parties, and sharing information when I can. I would like to see more Americans enjoying good absinthe, and have it become more popular… without flames on the sugar, and all the nonsense that occurs in so many bars. More people are learning about absinthe correctly, all the time. I think we are making improvements, but it takes time and dedication. I DO wish that more wonderful absinthe from Europe could be imported here. There are people waiting to buy it!

How do you see the future of the absinthe world? Some believe that after the initial (early to mid 2000) enthusiasm we are now witnessing a general decrease in quality and lack of innovation. What do you think?

Again, I’m not an expert in such things, but I suspect the initial explosion was a natural thing. Yes, it has subsided, but this is normal. A slow and steady growth can now occur, for the right reasons, over time. We need to continually correct the mistakes people are making, and the falsehoods people still believe. It is also normal, sadly, that as quality products are developed, many very bad ones will too. This is human nature, and it is repeated in virtually every industry! I feel it’s safe to say that 10% of most things are high-quality…this is true in arts, guitars, electronics, furniture, architecture, cinema, food… the list goes on. We should not be discouraged about bad absinthe. We simply need to make more good absinthe! In all things, we always need to focus on our own path, and doing our best. This is the only choice.

Tell us about your book. What is your goal with it and how did the book become possible.
It’s funny. I owe it all to a rock, and a bicycle. I was in love with absinthe by late 2009, and by 2010 I had joined a couple of absinthe forums, as someone very new to it. I found Marc Thuillier of Absinthe Originals through the Wormwood Society, and purchased a couple antique spoons and glasses though his web-shop. I was stunned at how using these pieces made me feel…connected to the past… it was tactile and wonderful. OK, back to the rock and bike. I am an avid mountain-biker. While on a trail after a small jump, I landed, and a small branch hidden in some leaves went into my wheel’s spokes. It stopped the bike as if I’d hit a wall, and I flew over the handlebars, landing on my back, on a rock. Busted ribs, torn tissues, deep bruises. I could barely breathe for almost a month, and it took 6 months to really feel well enough to get back to making guitars. I decided that if I was going to be sitting on my ass for all this time, why not start collecting some nice antiques? I searched antique shops online all over the world, did a lot of business with Marc, went on Ebay in several countries, bought from other collectors, and slowly built up a lot of nice pieces. By the way, I was selling my personal guitars that I was no longer playing, to finance this; I certainly would not have had the funds had I not done this! I began to photograph the pieces, and fell in love with the process. This was how the book was born. My goal was to share my love for these pieces, bring them to life in photos, honor their history and culture, and to make new friends. I had no idea that this journey would bring so much new meaning to my life, and so many new, great people.

Last, what’s your favorite absinthe?

That’s easy… the one that’s in my glass when I’m with a friend.

Book "Absinthe Antiques: A Collection from la Belle Epoque" of Scott MacDonald website: www.absintheantiques.net

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