Resoconto dell'Absinthe en fête 2024: la Festa dell'Assenzio in Val-de-Travers

di Marco Tonarelli e Valentina

Sabato 1 Giugno 2024 si è svolta, in Val-de-Travers, la consueta "Fete de l'Absinthe"; partiamo col dire che quest’anno, nonostante la sempre impeccabile organizzazione, è stata un'edizione sotto tono, almeno come concorso di partecipanti a causa delle previsioni meteo pessime che hanno evidentemente scoraggiato l’afflusso degli appassionati -oltre che modificato le attività collaterali in programma-, peccato perché nonostante i giorni precedenti la festa il meteo sia effettivamente stato infausto, il Sabato in questione il tempo ha tenuto, nonostante le nubi grigie incombenti la pioggia si è vista solo in tarda serata ma questo è bastato per non replicare il grande afflusso dello scorso anno.

Nella formazione del dinamico duo de “La Malotte-assenzieria clandestina” in missione per conto dell'Académie d’Absomphe – Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio ci siamo avviati/e alla volta della Val-de-Travers, come sempre in modalità bohémienne: Maggiolina sul tetto dell’auto, fornello, pentole e cibarie varie.

Partiti/e con largo anticipo sul giorno della festa dall’Alpe, ci siamo regalati/e, il Venerdì, una bella visita all’interessante Laténium (latenium.ch/it), un museo e parco archeologico situato ad Hauterive, non distante da Neuchâtel, luogo assai consigliato.

Come accennato la pioggia che è stata il leitmotiv di tutto il viaggio, compresa la prima notte di Giovedì e non ha cessato di cadere -se non per brevi tratti- anche il Venerdì, ma ci ha almeno permesso di raggiungere il nostro ormai consueto posto di bivacco sulle alture della Val-de-Travers e concesso giusto il tempo di cucinare cena a base, fra l'altro, di Buonenrico, uno spinacio selvatico colto la mattina stessa: avere la passione per la raccolta di erbe spontanee ha i suoi indubbi lati positivi.

La mattina del Sabato di festa la pioggia, caduta a tratti durante la notte passata nella fida Maggiolina, ha mollato il colpo permettendoci di prepararci a dovere -leggasi caffè preparato con l’immancabile Moka- prima di recarci a Môtiers presso la sede del Museo dell'Assenzio (Maison de l'Absinthemaison-absinthe.ch) per ritirare il kit festa, composto dal bicchiere, la tracolla porta-bicchiere e la brouchure con gli eventi di giornata e le distillerie affiliate all’evento.

oltre che ad assistere all'inaugurazione -con degustazione di sciroppo di Assenzio in bicchieri di plastica dura destinati al “latte della Val de Travers”- della fontana da Assenzio più grande del mondo, che è… davvero grande! Per intendersi: alta 3,4 metri può contenere circa 1000 Litri d'acqua, immaginatevi la dimensione dei “cubetti” di ghiaccio all'interno.

Il colpo d’occhio sulla folla davanti al museo, nonché quella innanzi alla distilleria Bovet, la prima che si incontra proprio vicino al parcheggio della stazione, ci ha subito fatto intuire che sarebbe stata un’edizione sotto tono a causa del già citato tempo ballerino, il che però ci ha permesso di visitare con calma alcune delle attrazioni del museo che l’anno scorso erano inavvicinabili a causa della calca, come il giardino con alcune delle principali erbe utilizzate per la preparazione del nostro caro distillato e la riproduzione della stanza segreta “clandestina”, locale d'occultamento dell'alambicco da parte di un clandestino della valle negli anni 60 (il video originale si può visionare qui dal minuto 10:40 circa youtu.be/K-O18EhdUI8?si=B9Rm_71MFpf2P_rr&t=640).

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Dopo un primo momento di “acclimatamento”, abbiamo pensato di visitare innanzitutto i luoghi rimasti fuori per ragioni di tempo dalla nostra visita dello scorso anno, dedicandoci anche ad alcune distillerie i cui prodotti sono difficili, se non impossibili, da reperire in Italia:

la tappa d’inizio è stata DistAB (Pagina Facebook: Absinthe 55 Val-de-Travers),

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

situata nello stabile di una vecchia farmacia a Couvet dove oltre al loro classico La Bleue abbiamo trovato interessante l'Absinthe "L’Officine",

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un Assenzio Verde a 65 gradi erbaceo, dal gusto spiccato di Artemisia maggiore addolcito e rinfrescato da una piacevole nota di Melissa e da una nota speziata di Coriandolo, probabilmente imbottigliato giovane -ma colore carico e sapore ce ne hanno dato la quasi certezza- cosa che non ci ha permesso di poterne dare un giudizio definitivo, per il quale dovremmo attendere che il distillato posi qualche tempo ancora, ma che ci ha comunque fatto una discreta impressione, compresa la bottiglia in vetro scuro e la semplice ma efficace etichetta.

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

La seconda tappa è stata -sempre a Couvet-, la distilleria Wanner (Pagina Facebook: Distillerie Wanner), che ci ha accolto in un piccolo locale davvero ben curato dove oltre ai loro prodotti fa bella mostra di sé una vetrinetta con la collezione di bicchieri d’epoca del fondatore della distilleria, René.

 Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Qui abbiamo degustato degli assenzi davvero ottimi, fra i quali l'Absinthe Bloody Fairy

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

un rosato, più che rosso, davvero gradevole e l’Assenzio dedicato alla festa del 2023 lasciato invecchiare per un anno, dal gusto particolare. Una nota di menzione speciale va al loro Absinthe “1918

Absinthe en fête - Festa dell'Assenziopremiato con la medaglia d'oro e vincitore della categoria Assenzio al Concorso Nazionale dei Distillati “DistiSuisse” 2023/2024, dal sapore delicatamente erbaceo, floreale e davvero ben bilanciato, la ricetta è stata donata alla distilleria da una vecchia clandestina del luogo;

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

uesto Assenzio ha una storia davvero interessante che Romain, attuale mastro distillatore e figlio di René, ci ha raccontato nella breve intervista che abbiamo registrato e che pubblicheremo a breve, giusto il tempo di preparare la traduzione.

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La terza tappa è stata la distilleria Artemisia di Bugnon (Facebook: Distillerie Artemisia),

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che non ha bisogno di presentazioni e dove ci siamo incontrati/e con un altro appassionato italiano frequentante le pagine de l’Académie, Nicolas.

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Il locale è davvero piacevole e ben arredato, il che non guasta mai, soprattutto quando si parla di Fée Verte.

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Quarta ed ultima tappa di Couvet: la distilleria La P’tite di Gaudentia Persoz (Profilo Facebook: Persoz-Jud Gaudentia),

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la fata delle fate, in principio distillatrice clandestina e poi, dal 2005, prima distillatrice d'Assenzio legale, con il suo immancabile costume da Fata Verde l’abbiamo trovata super indaffarata nella sua distilleria-locale ad accogliere, servire, fare da Cicerone ai numerosi avventori, una vera trottola! Qui abbiamo degustato alcuni dei suoi classici che hanno provveduto a certificare il nostro stordimento, leggero e lucido, come si conviene all’ebbrezza da Assenzio autentico.

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Absinthe en fête - Festa dell'Assenzio

Purtroppo poco dopo, mentre tornavamo verso Môtiers, ho accusato un problema di stomaco, probabilmente una piccola congestione, che di fatto ha interrotto le mie degustazioni.

Tornati/e al museo ci siamo rilassati/e nel suo cortile dove V. ha degustato ancora un bicchiere di “René Jeanjaquet” della Distillerie de la Vy-Perroud di Les Verriers (absinthemarket.com/distillerie-absinthe-vy-perroud), una Blue classica che ha chiuso in bellezza le degustazioni della nostra edizione 2024.

Piccoli malanni a parte anche quest’anno la festa è volata e come da aspettative è stata assai piacevole, nonostante l'incerto del tempo che comunque ha graziato la manifestazione per tutta la durata.

Purtroppo a causa del mio piccolo problema non siamo riusciti/e ad andare alla festa serale a casa di Diane Tripet -che non siamo nemmeno riusciti/e a salutare, scusa!- serata immancabile per gli appassionati... mancata per il secondo anno di fila, ed è stato un peccato, ci riproveremo nel 2025.

Una menzione speciale va fatta a tutta l'organizzazione, impeccabile, ed ai distillatori, davvero tutti molto gentili e disponibili, non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserverà l’edizione 2025! Santé!

 

 

 

Marco Tonarelli e Valentina