Grön Opal

Un assenzio svedese, per il quale si usano erbe selvatiche.

Colore
Pre-diluizione: Verde peridot intenso, molto più intenso ad esempio di un VS 1989. E' comunque un colore del tutto naturale. Nella foto allegata ho messo, per confronto, il Jade VS 1898.


Post-diluizione: Anche dopo la diluizione, a 1:5, il colore rimane verde.

Voto: 9

Louche

Sviluppo: Purtroppo ho appena rotto la fontana, e gocciolando a mano libera dalla caraffa si produce più turbolenza di quanto sarebbe necessaria. Colori molto intensi durante la formazione, con riflessi arancio. La formazione non è immediata. A un certo momento si ispessisce molto, mantenendo il top layer.

Consistenza: Lattiginoso, opalescente. A 1:5 la louche comincia a indebolirsi, ma rimane ben visibile, verde, con riflessi blu e arancio.

Voto: 18.

Aroma

Puro: Un sentore di alcol, ma gradevole, piuttosto neutro. Una holy trinity molto equilibrata, senza eccessi di anice o finocchio. Molto erbaceo, con un sentore che, leggendo le altre recensioni in rete, penso sia dovuto all'Acorus Calamus (simile allo zenzero, ma più fresco e secco) che caratterizza questo assenzio.

Diluito: Con l’acqua gli aromi si intensificano molto, e variano nel tempo, mostrando a volte l’anice, a volte l’artemisia, ma sempre col profilo aromatico unico di questo assenzio, che è quello di erbe spontanee. Fa’ pensare ai dintorni di uno stagno, in un giorno molto caldo d’estate.

Voto: 27

Al palato:

Profilo aromatico: Una holy trinity con prevalenza di assenzio e con meno anice dei classici francesi. Il sapore è consistente con l’aroma. Nessun sentore di alcol nonostante la gradazione piuttosto alta. E’ un assenzio poco dolce, con una leggera nota amara, secco. Mi verrebbe da dire: ruvido, molto maschile. Molto erbaceo e cremoso.

Persistenza aromatica: Interminabile. E’ uno di quegli assenzi che sembrano spalmarsi sulle pareti interne del naso e della bocca, e da lì continuano a farsi sentire per lungo tempo.

Voto 36

Considerazioni e voto finale
Siamo lontanissimi dai classici francesi (penso a Terminus o VS 1898) e alla loro compostezza. Questo è un assenzio ruvido, secco, con forti note selvatiche, dovute alle erbe spontanee. Un assenzio del Nord. Una prima osservazione da fare è che resiste a diluizioni molto più alte della media; io tendo a diluire molto, senza mai usare zucchero (niente per me è mai abbastanza amaro), e questo assenzio rimane straordinariamente intenso e saporito. Un’altra osservazione da fare è che ha una sua durezza; a causa di qualche componente che non so identificare, ho osservato che (unico caso che ho mai osservato) non devo mai berne più di una sola dose, altrimenti mi disturba. E’ un assenzio che si sente molto, ha molto impatto, e non per l’alcol. Poiché non osservo lo stesso fenomeno nel Vit Opal, mi viene da pensare che sia dovuto a qualche erba usata nella colorazione.
E’ piuttosto evidente che amo il Grön Opal, ho dato tutti voti equivalenti al 9 solo perché faccio fatica a immaginare qualcosa di meglio. Non è l’assenzio classico. Non fa parte di quella cerchia di assenzi d’alta gamma tra i quali è difficile però trovare differenze nette. Qui il carattere è molto deciso, e può piacere o meno. Sarebbe interessante poter fare il confronto col Sauvage degli anni d'oro.

Carlo bravissimo, proprio una bella recensione che non fa che aumentare la mia curiosità!
Ora vogliamo anche quella del Vit Opal, mi raccomando!

Grazie. Peccato che il video che ho fatto non sia venuto un granché, e che i video non si possano caricare direttamente. In settimana magari faccio anche il Vit. Me ne sono bevuto un bicchiere ieri sera, è fenomenale, l'unico bianco che mi venga mai voglia di bere.

Carlo ha scritto: Grazie. Peccato che il video che ho fatto non sia venuto un granché, e che i video non si possano caricare direttamente. In settimana magari faccio anche il Vit. Me ne sono bevuto un bicchiere ieri sera, è fenomenale, l'unico bianco che mi venga mai voglia di bere.

Peccato per il video e peccato anche che non hai fatto foto..la recensione sarebbe stata un pò più "colorita"; comunque se ti capita di riprovarli e hai voglia di scattarere due foto sei sempre in tempo ad aggiungerle!

Ritornando alle impressioni sul Gron: cos'è che ti disturba da non riuscire a berne più di un bicchiere? In che senso ti disturba? Ti crea problemi fisici o semplicemente ti senti appasato con un solo bicchiere?

Il video potrei provare a rifarlo nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda la "pesantezza" del Grön, io l'avverto nello stomaco e nella testa. Nello stomaco è la sensazione di qualcosa di forte e irritante, come quando si esagera con gli amari, in particolare l fernet. Col Grön lo avverto dopo il secondo bicchiere a stomaco pieno o vuoto, ma devo anche aggiungere che io ho uno stomaco molto delicato. L'altra sensazione invece è di testa vuota, qualcosa che si concentra sopratutto sulla fronte e mi fa sentire stranito. Per entrambi gli effetti, sono convinto che non sia l'alcol, perché posso bere molto di più senza questi effetti. Inoltre questo effetto lo avverto solo nel Grön, non lo avverto assolutamente nel Vit, cosa che mi fa pensare a qualche bothanical usato nella colorazione. Ad esempio, un'ora fa ho bevuto due dosi di Vit e e adesso ne sto finendo una di Centenaire: niente di strano tutto impeccabile, mai stato meglio

Esiste comunque anche l'aspetto "appagamento", dovuto al fatto che qui profumi e sapori sono molto intensi. L'idea che mi sono fatto è che la quantità di oli essenziali sia molto più alta del solito.

Strano...capirei se uno esagera ma dopo un solo bicchiere...è davvero strano!
Personalmente non mi è mai capitato (e sono anche io uno dallo stomaco delicato); avere senso di appagamento e/o pesantezza quello si (per esempio con i Devoille, oltre un bicchiere non vado) ma problemi di stomaco o mal di testa assolutamente no.
Sarebbe interessante sentire il parere di Stefano, perlomeno per scongiurare un eventuale dubbio su qualche problema di distillazione; poi magari alla fine è come dici tu ed è qualche erba usata in colorazione o perchè no in distillazione..

Nomini il Centenaire, è quello di Devoille giusto?
Sono curioso di sapere le tue impressioni..dai Carlo facci una bella recensione anche di questo!