Segarra 45 Absinthe - il grande iconoclasta

ABSINTHE: SEGARRA 45

DISTILLERIA: Julian Segarra, Spagna.
GRADAZIONE ALCOLICA: 45% vol.
TIPOLOGIA: Particolarità.
GIUDIZIO: * * *

Il Segarra 45 è un “absenta” [termine spagnolo per “assenzio” – ma che identifica anche una categoria di absinthe – o di surrogati – caratterizzati da una gradazione alcolica relativamente bassa e da una ben riconoscibile nota di melissa] un pò atipico: love it or leave it, direbbero gli inglesi, e secondo me, a questo (quasi)assenzio [non contiene i semi di finocchio, che sono uno dei tre ingredienti base], bisogna essere disposti ad accettare (non direi perdonare..) un (bel) pò di cose: una personalità molto particolare (che costituisce il suo punto di forza ma anche il suo limite), un prezzo un pò sproporzionato (attualmente 150-170euro) e una presentazione talmente dimessa (a metà strada tra l’olio Carli e l’ultimo “tavernello” da supermercato) da far quasi sorridere, sapendo chi sta dietro al progetto (J. Segarra produce anche e soprattutto brandy di altissimo livello).

PRESENTAZIONE:
Decisamente dimessa: tappo in metallo, etichetta bruttina e di scarsa qualità, retro etichetta assente. Fortunatamente almeno il vetro non è trasparente.

COLORE: 7/10
Giallino-marroncino, può ricordare molto il colore di alcuni brandy.

 

LOUCHE: 7,5/10
Relativamente rapido, visto la bassa gradazione (45°); intorbidisce completamente anche se manca forse la complessità e le evoluzioni dei migliori.

COLORE DOPO L’ACQUA: 7/10
Bianco-giallognolo con riflessi appena accennati sul verde.

ASSAGGIO: 41/60
Aroma molto invitante e delicato sia prima sia dopo l’aggiunta d’acqua.

Gusto semplice, leggero e delicato (dovuto, presumo a bassa gradazione, alcool di vino e leggero invecchiamento), con una caratteristica (e assolutamente unica) nota di brandy dovuta all’invecchiamento in botti contenenti brandy Segarra.

Alla lunga il gusto (pur molto piacevole) è leggermente monotematico e non troppo complesso (riconoscibili principalmente solo anice e a.a.), però se piace questa impostazione/caratteristica non ha ovviamente nessun concorrente/rivale.
Ho annotato anche un chiaro fastidio alla lingua che mi aveva fatto pensare sia all’anice stellato (ma la sensazione era ancor diversa e da quel che so non dovrebbe essere stato utilizzato) sia al legno delle botti. Mah..

COMPLESSO: 7

TOTALE: 70/100

Provato con e senza zucchero l’ho preferito (decisamente) con la (mezza) zolletta.