Dopo aver completato lo sviluppo de L'Italienne nel 2007, mi misi immediatamente al lavoro su una nuova ricetta da affiancare a L’Italienne. Se da un lato con L’Italienne l’ispirazione mi era giunta dal filone floreale dello storico absinthe Premier Fils, con il mio secondo assenzio, La Grenouille, decisi invece di inoltrarmi in un territorio inedito.

L'idea alla base dello sviluppo fu quella di creare una trilogia di assenzi con come tema i diversi paesaggi dell'Italia. L’Italienne, con il suo profilo complesso e capace di evocare i prati in fiore, si adattava bene a ricoprire il ruolo dell'assenzio di pianura. Il secondo assenzio quindi sarebbe stato concentrato sul tema dei paesaggi isolani e mediterranei. Ed il terzo ed ultimo sarebbe stato un assenzio molto nordico e di carattere alpino.

Nel partire con lo sviluppo de La Grenouille iniziai anzitutto da delle fondamenta più classiche rispetto a L'Italienne. Se da un lato L'Italienne necessitava di un profilo di anice più contenuto per dare modo al complesso bouquet floreale di essere apprezzato a pieno, con La Grenouille decisi di usare un profilo di anice e finocchio più robusto e dolce. Allo stesso tempo mi concentrai su un profilo aromatico intenso, accattivante, che includesse note calde, esotiche che portassero alla mente l’estate, il sole, il mare ed alcuni ingredienti unici alla macchia Mediterranea.

Dopo aver finalizzato la ricetta (che al tempo ancora non aveva un nome), la portai da un amico ed esperto di assenzio per avere la sua opinione. Mentre eravamo seduti ad un tavolino sorseggiando l’assenzio che avevo portato, il mio amico esclamò: “Questo assenzio è proprio una p*****a!”. Io ovviamente capii subito che il suo commento non era per nulla dispregiativo, anzi, era il più chiaro e genuino segno che avevo raggiunto il mio obiettivo: aver creato un assenzio che seducesse ed ammaliasse come una femme fatale o cortigiana d’altri tempi!

Da qui cercammo quindi di trovare un nome che rispecchiasse la personalità dell’assenzio che avevo creato, ma con più classe. Dopo un paio di altri bicchieri di assenzio, nacque l’idea di chiamarlo La Grenouille, cioè il nomignolo che i parigini di fine Ottocento avevano dato alle ragazze disinibite, in cerca di avventure, che frequentavano la stazione balneare sulla Senna chiamata La Grenouillère, immortalata da Monet e Renoir.

Quale nome migliore, quindi, per rispecchiare non solo il carattere seduttivo de La Grenouille, ma anche la sua caratterizzazione estiva, solare, e isolana!

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