Nel cuore della Val-de-Travers, terra natale dell'Assenzio, una bottiglia racconta una storia straordinaria che attraversa tre secoli. Non è solo un recipiente di vetro, ma un testimone silenzioso di un'epoca d'oro, di un naufragio drammatico e di un ritrovamento quasi miracoloso.
Il viaggio inizia: 1871
Tutto ha inizio nel 1871, quando dalle terre di Couvet parte un prezioso carico di assenzio. La rinomata distilleria d'Absinthe Edouard Pernod affida le sue bottiglie alla maestosa tre alberi Marie-Thérèse, destinata alle rotte commerciali dell'Asia. In quegli anni, la Fée Verte (Fata Verde) ha conquistato il mondo: viene consumata da Parigi a New York, da Shanghai a Jakarta. L'Assenzio della Francia e della Val-de-Travers è particolarmente ricercato, considerato il più pregiato.
La tragedia: 1872
Il destino, però, aveva altri piani. Nel 1872, la nave Marie-Thérèse naufraga al largo di Jakarta, nelle profonde acque del mare di Giava. Le bottiglie, insieme al loro prezioso contenuto, sprofondano nell'oscurità dell'oceano. Inizia così il loro lungo sonno sottomarino.
Un secolo di silenzio
Per 120 anni, le bottiglie rimangono adagiate sul fondo marino, mentre sopra di loro il mondo cambia radicalmente. L'Assenzio viene bandito in molti paesi all'inizio del XX secolo, due guerre mondiali ridisegnano la geografia politica, e la stessa bevanda che trasportavano diventa un ricordo del passato che alimenta leggende.
Il ritrovamento: 1991
Nel 1991, l'emozione della scoperta: durante una spedizione di cacciatori di tesori, le reliquie vengono strappate al loro tumulo acquatico. Tra i resti del relitto del Marie-Thérèse, gli esploratori individuano alcune bottiglie perfettamente conservate. Le caratteristiche sono inconfondibili: sono bottiglie d'Assenzio E.Pernod di Couvet. Il mare le ha preservate come capsule del tempo, proteggendole per oltre un secolo.
Il ritorno a casa
Nel 2014, una di queste bottiglie completa il suo straordinario viaggio tornando nella Val-de-Travers, precisamente alla Maison de l'Absinthe, il museo dell'Assenzio di Môtiers. Qui, diventa rapidamente uno dei pezzi più affascinanti della collezione, simbolo tangibile della ricca storia della "Fata Verde" e della sua diffusione globale nel XIX secolo.
L'eredità continua
Oggi, in occasione del decimo anniversario della Maison de l'Absinthe, questa straordinaria bottiglia è protagonista di una mostra temporanea intitolata "Una bottiglia dal mare" (Une bouteille à la mer). L'esposizione, che ha aperto il 25 ottobre 2024, non si limita a presentare il reperto, ma ricrea l'atmosfera del suo incredibile viaggio attraverso installazioni immersive e documenti d'epoca. I visitatori possono rivivere l'esaltazione della scoperta e immergersi nel tumultuoso XIX secolo, sperimentando sia l'angoscia del naufragio che l'euforia del ritrovamento.
Un simbolo di resilienza
Questa bottiglia rappresenta molto più di un semplice oggetto da museo. È testimone dell'epoca d'oro dell'Assenzio, quando dalla Francia e Val-de-Travers la bevanda conquistava il mondo. La sua conservazione quasi miracolosa e il suo ritorno a casa raccontano una storia di resilienza e di connessioni attraverso il tempo e lo spazio.
Per gli appassionati di storia, di assenzio o semplicemente di storie straordinarie, la mostra "Una bottiglia dal mare" offre un'opportunità di viaggiare nel tempo, seguendo il percorso di questo oggetto che ha attraversato tre secoli per tornare finalmente a casa.
La mostra "Una bottiglia dal mare" è visitabile presso la Maison de l'Absinthe di Môtiers fino al 30 settembre 2025. Per informazioni sugli orari di apertura e le visite guidate, consultare il sito del museo: maison-absinthe.ch
VIDEO: