Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la ferale notizia che Nino, per tutti gli appassionati di Assenzio italiani “Farom”, è mancato il 21 novembre 2022.
Appena Andrea mi ha comunicato la notizia nella testa si sono affastellati ricordi su ricordi che mi hanno al contempo fatto sorridere e ingenerato una grande tristezza; ho rimembrato il “parto” dell’etichetta del “Farom old Blanche” tra scelte di colore, la tonalità della foto o meglio, delle faccine dei personaggi schiarita o scurita una ad una, la ricostruzione del font di “Old blanche”, i contorni della cornice.
Ho ripensato a quanti boccetti di prototipi del suo verde -poi mai (ri)uscito- mi ha inviato, tanto pessimi quanto era ottimo il suo bianco, ne ho ancora alcuni che terrò come un prezioso ricordo.
Sono riaffiorate alla mente le discussioni sui varii assenzi con la sua idiosincrasia per i verdi e per i Jade tranne il Nouvelle Orlèans e poi le battute, la sagacia, le chiacchiere sulla musica e sulle passioni comuni per Tenco e Brassens, Aznavour... Ricordo come, in un periodo per me poco felice, discretamente si imformava sul mio stato d’animo senza mai essere invadente ma piazzando qua e là una battuta per allentare la tensione.
Farom, perché per tanti di noi sarà sempre Farom, è stato una parte importante della storia dell’Assenzio in Italia, il suo HG blanche fu una scoperta piacevole e negli anni ho perso il conto di tutti i frangenti nei quali il suo Assenzio mi ha fatto compagnia.
Mi sto perdendo nei ricordi…
Come Académie d’Absomphe esprimiamo le nostre sincere condoglianze alla figlia ed alla famiglia tutta.
CIAO NINO FAROM, SARAI SEMPRE IL NOSTRO CLANDESTINO.
Marco Tonarelli
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