Il mondo dell'assenzio è avvolto da miti e leggende che spesso oscurano la sua vera storia. Per fare chiarezza su questo distillato così discusso, è nato il progetto "Demystifying Absinthe", una serie di video educativi che che separa i fatti dalla finzione attraverso un approccio storico e scientifico.

La serie è ideata da Adrienne LaVey, divulgatrice americana specializzata in assenzio, insieme a Ted Breaux, scienziato e mastro distillatore, fondatore di Jade Liqueurs e protagonista della rinascita dell'assenzio moderno (fu lui a guidare la revoca del bando negli Stati Uniti nel 2007).

👉 Il primo episodio, disponibile su YouTube, si intitola:
"The Shocking REAL Origins of Absinthe! (It’s not what you think!) | Demystifying Absinthe: Part 1" (Le VERE e sconvolgenti origini dell'assenzio! (Non è quello che pensi!) | Svelare il mistero dell'assenzio: Parte 1)

Tra i temi discussi:

L'antica storia dell'artemisia

Il video apre chiarendo la distinzione tra i rimedi erboristici a base di pianta di assenzio, ovvero l'artemisia (che in america chiamano wormwood), conosciuti già nell'Antico Egitto, e l'Absinthe ottocentesco, nato come distillato complesso a base di anice, finocchio e assenzio maggiore (Artemisia absinthium).

Grazie al sistema di nomenclatura binomiale di Carl Linnaeus nel XVIII secolo, fu possibile distinguere le numerose varietà di artemisia, spesso confuse nelle fonti storiche.

Le vere origini della bevanda

La leggenda attribuisce la nascita dell'assenzio al medico francese Pierre Ordinaire (1792), ma le ricerche moderne dimostrano che le sorelle Henriod lo producevano già alla fine degli anni 1760, circa 20 anni prima dell'arrivo di Ordinaire in Svizzera.

Nel 1797, il maggiore Dubied acquistò la ricetta e avviò la produzione con il genero Henri-Louis Pernod. Nel 1805 un secondo stabilimento venne aperto a Pontarlier, fondando la celebre Pernod Fils.

L'Assenzio e l'espansione militare francese

Durante la campagna coloniale in Algeria (1840), i soldati francesi ricevevano assenzio per purificare l'acqua e prevenire malattie, come la dissenteria e prevenire febbriti e malattia in condizioni insalubri. Tornati in patria, portarono con sé l'abitudine di diluirlo con acqua, favorendone la diffusione nella società civile.

Cultura dei café e dei bohémien

A metà Ottocento, l’assenzio divenne protagonista della cultura dei café parigini, frequentati da artisti, poeti e scrittori come Verlaine, Wilde, Joyce, Hemingway e Van Gogh.

Il rituale prevedeva: bicchiere di assenzio, cucchiaio traforato, zolletta di zucchero e acqua ghiacciata da una caraffa (o fontana). L'aggiunta di zucchero, amata dai francesi del XIX secolo, golosi di bevande dolci, divenne così popolare che i cucchiai da assenzio si arricchirono di motivi artistici, come quelli dedicati alla Torre Eiffel del 1889.

Nei bistrot parigini era il cliente stesso a completare il rituale, dosando l'acqua e assistendo con attenzione al mutare del colore.

L'assenzio più economico del vino

Un aspetto sorprendente è che l'assenzio era più economico del vino. Negli anni 1850, un'epidemia di fillossera (parassita importato con viti americane) devastò i vigneti europei. Entro il 1880, la produzione vinicola francese era quasi completamente distrutta, rendendo il vino scarso e costoso.

L'assenzio divenne quindi la bevanda alcolica più accessibile per le classi medie e popolari. Anche i produttori di assenzio di alta qualità, che utilizzavano alcol neutro d'uva, dovettero passare a basi più economiche come alcol di cereali o barbabietola da zucchero.

Esportazione e cultura dei cocktail

L'assenzio raggiunse rapidamente i porti coloniali in tutto il mondo: New Orleans (centro della cultura francese in America), Charleston, Savannah, Wilmington, le città della costa occidentale durante la corsa all'oro, ma anche località remote come Yakima e Washington.

L'assenzio contribuì allo sviluppo della cultura dei cocktail americana, diventando un ingrediente essenziale in molte ricette classiche che persistono ancora oggi.

Botanica e ingredienti

Un vero assenzio deve contenere nella propria ricetta tre ingredienti principali: artemisia absinthium (assenzio maggiore), anice verde e finocchio dolce. Mentre l'artemisia pontica (assenzio gentile) viene utilizzata soprattutto come agente colorante nell'assenzio. Questa varietà è tradizionalmente presente anche nella ricetta del Vermouth ed è coltivata da secoli nei campi delle Alpi italiane e svizzere.

Un video da guardare per scoprire l'assenzio

Il primo episodio di Demystifying Absinthe dimostra come la storia dell'assenzio sia molto più ricca, complessa e affascinante dei miti che lo circondano.

Grazie al lavoro di Adrienne LaVey e Ted Breaux, è possibile riscoprire questa bevanda nel suo vero contesto storico e culturale: l'assenzio come simbolo di convivialità, arte e socialità nella Francia ottocentesca.

La serie proseguirà con il racconto del periodo del bando dell'assenzio e delle forze economiche e politiche che ne decretarono la caduta.

Guarda l'episodio completo su YouTube:

Continua il viaggio nella storia dell'assenzio

Dopo aver scoperto le vere origini di questa bevanda leggendaria, non perdere il secondo episodio di "Demystifying Absinthe": Parte 2 - Il bando dell'assenzio e la sua demonizzazione.

Adrienne LaVey e Ted Breaux svelano come la "fata verde" sia passata dall'essere simbolo della Belle Époque parigina a diventare la bevanda più temuta e proibita del mondo occidentale. Un capitolo fondamentale per comprendere i miti che ancora oggi circondano l'assenzio.