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Assenzio e rasatura tradizionale: nasce la linea “Absinthium Artemisia”

Nasce la linea “Absinthium Artemisia” prodotta da Extrò Cosmesi in collaborazione con l’Académie d’Absomphe

Extrò Cosmesi

Circa un anno fa, dopo essermi appasionato al mondo della rasatura tradizionale, ho avuto modo di provare i prodotti artigianali Extrò Cosmesi, marchio Made in Italy apprezzato in tutto il mondo con sede a Settimo Torinese e caratterizzato da una vasta linea dedicata al wet shaving : pennelli, rasoi ma soprattutto saponi da barba 100% vegetali in pasta semidura (con formule di alta qualità), aftershave alcolici e creme idratanti di propria produzione, con fragranze e caratteristiche in grado di accontentare ogni appassionato.
In breve tempo mi sono innamorato di questi prodotti e, grazie anche alla vicinanza geografica, ho avuto modo di conoscere il proprietario Donato Ciniello, con il quale è nata un’ amicizia non solo personale ma, nel caso del prodotto di cui andremo a parlare, una collaborazione con l’Académie d’Absomphe che, dopo la serie di articoli dedicati al fumo lento si affaccia al mondo della pogonotomia.

Parlando con Donato delle proprie passioni e avendolo incuriosito sull’argomento assenzio, è nata l’idea di creare una linea che di quest’ultimo non avesse solo il nome ma la fragranza di assenzio autentico inteso come bevanda.
Fornitolo di alcuni assaggi (tra cui Jade e Devoille) e di una lista delle erbe aromatiche utilizzate maggiormente nella produzione dell’absinthe, dopo alcune prove test Donato ha creato l’aftershave/eau de toilette “Absinthium Artemisia”!

Absinthium Artemisia aftershave

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Nel Canton Neuchatel, visita al museo dedicato all'Assenzio, la bevanda dei poeti maledetti (Gazzetta Svizzera, 01/01/2017)

Articolo della Gazzetta Svizzera n.1, gennaio 2017.

Nel Canton Neuchatel, visita al museo dedicato all'Assenzio, la bevanda dei poeti maledetti

Gita a Motiers, luogo della "fata verde". Alla scoperta del peccaminoso liquore.

 

Nel Canton Neuchatel, visita al museo dedicato all'Assenzio, la bevanda dei poeti maledetti

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Absinthiades 2016: gli assenzi vincitori

Ecco gli assenzi vincitori delle Absinthiades 2016 tenutesi l'1 e 2 ottobre 2016 a Pontarlier. Il risultato è dato dai voti delle degustazioni della giuria (professionale, popolare e VIP) sui 21 assenzi in gara.

Vincitore di tutte le categorie:

1) Absinthe Grand - di Patrick Grand (Medaglia Grande oro)

 

Categoria Colorée:

1) La Pontissalienne 56° - Guy (Medaglia d'oro)

2) Opaline 68° - Logisticx(Medaglia argento)

3) Verte 69° - Marguet-Champreux(Medaglia bronzo)

 

Categoria Blanche:

1) La Maison Fontaine 55° - Pernot (Medaglia d'oro)

2) The Absinthe Blanche 56° - Bourgeois (Medaglia argento)

3) La Sans-Frontières 72° - Aymonier(Medaglia bronzo)

 

Assenzi vincitori Absinthiades 2016

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Nuove rivelazioni sull’origine dell’Absinthe

L'Absinthe au Val-de-Travers. La vie des pionniers entre 1750 et 1830Abbiamo deciso di tradurre dal francese questo interessante articolo tratto dal sito del museo dell’Absinthe di Auvers-sur-Oise (http://absinthemuseum.auvers.over-blog.com/2015/12/nouvelles-revelations-sur-les-origines-de-l-absinthe.html) che ci da, grazie al certosino lavoro dei ricercatori svizzeri Jacques Kaeslin e Michel Kreis, nuove indicazioni sull’origine della Fée Verte. I loro sforzi sono raccolti nel nuovo libro “L’Absinthe in Val-de-Travers, la vita dei pionieri dal 1750 al 1830″. Buona lettura.

 

Nuove rivelazioni sulle origini dell’Absinthe

Dopo aver già pubblicato due libri sull’assenzio della Val-de-Travers, i ricercatori svizzeri Jaques Kaeslin e Michel Kreis hanno continuato le loro noiose ricerche dentro tutti gli atti notarili della valle e negli avvisi pubblici di Neuchatel, dal 1750 al 1830. Uno sfoglio sistematico che solo qualcuno molto ostinato e residente nelle vicinanze poteva eseguire.

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La finta “Accademia dell’Assenzio”: una mancanza di rispetto nei confronti di tutti noi/voi

Da un paio d’anni, su Facebook, è comparsa una delle tante (e inutili) pagine sull’argomento assenzio, che utilizza, in maniera volutamente provocatoria, il nostro nome, ovvero “Accademia dell’Assenzio”:

Premesso che, per quel che mi riguarda, chiunque può appoggiarsi a noi, e addirittura al nome della nostra Associazione, per fare (in)formazione sull’argomento – sempre su Facebook abbiamo ad esempio attiva una partnership con la pagina storica di Paolo Castellano – in questo caso, dobbiamo purtroppo (far) notare che dietro al nome altisonante (ovviamente non è dato conoscere il nome del fondatore e/o di un admin moderatore della pagina...) e dietro alla mission lodevole di “associazione culturale” ancora una volta si nasconde (anzi, non si nasconde neppure) l’ennesima pagina di spam del già noto commerciante con cui più di una volta il sottoscritto e praticamente la totalità degli esperti italiani seri ha dovuto scontrarsi.

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Absinthiades 2014 di Pontarlier: la prima volta non si scorda mai

Di Michele Ridella

Porte Saint-Pierre (Pontarlier)Rientrato dal mio fine settimana a Pontarlier in occasione delle Absinthiades, butto giù qualche impressione su questa esperienza, caratteristica e soddisfacente, che mi ha permesso di fare parecchi assaggi, così da colmare alcune gravi lacune, togliermi qualche curiosità, farmi delle idee per i prossimi acquisti e anche provare qualcosa di cui non avevo mai nemmeno sentito parlare. Non sono purtroppo stato in grado di assaggiare il Roquette, assente sia alla fiera sia alla distilleria Pernot; ho poi accuratamente evitato tutto ciò che già conoscevo, anche ciò che apprezzavo, in modo tale da non sprecare l’occasione, concentrandomi solo su qualcosa di nuovo e su un paio di edizioni limitate.

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Roquette, decadimento qualitativo e scorrettezza dei dealer

In questi giorni uno dei maggiori rivenditori di assenzio mondiali, absinthes.com, ha inviato a tutti gli iscritti della sua newsletter dei codici sconto su alcuni prodotti del suo catalogo, fra oggettistica e absinthes…e la “sorpresa” sta proprio qui…tra i vari assenzi in promozione c’è anche il Roquette, storico ed - un tempo - acclamato prodotto della distilleria Pernot.

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Resoconto 2013 sul mondo dell’assenzio

Siamo giunti alla fine del 2013, ci sembra opportuno fare il punto della situazione sul mondo dell’assenzio e apportare cambiamenti dove necessario.

ASSENZIO NEGLI USA

Dopo una fase iniziale (2007-2011) caratterizzata da un rapporto estremamente favorevole tra assenzi autentici (e di buona qualità) e surrogati, negli ultimi due anni l’equilibrio si è spostato abbastanza drasticamente sul peggio.
Il numero dei surrogati non è cambiato di molto, ma c’è indubbiamente stato un certo incremento.
Il problema principale invece è stato un selvaggio diffondersi di nuovi assenzi distillati da principianti e micro-distillerie varie.

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I Guru improvvisati del web

Tra i vari personaggi specializzati in disinformazione internettiana, questo singolare soggetto è sicuramente riuscito a catturare la nostra attenzione con un articolo al link: http://spin.quequero.org/Come_Fare_L’Assenzio (aggiornamento: il contentenuto della pagina è stato cancellato).

Vediamo di analizzare insieme l’articolo:

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Disinformazione sull’Assenzio a La prova del cuoco, Raiuno (15/05/2013)

Questa mattina, 15 maggio 2013, nel corso della trasmissione “La Prova del Cuoco”, si è parlato anche di assenzio (artemisia absinthium, pianta), ed è stato detto che è piuttosto usato in liquoristeria per la produzione di Vermouth e simil(ar)i. A quel punto, la signora Antonella Clerici, se ne esce fuori con un esilarante, “Ma l’assenzio non è una droga?”, e, come se non bastasse, l’ “espertone” di turno, oltre ad annuire, ha aggiunto che il distillato provoca “allucinazioni”.

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