Da un paio d’anni, su Facebook, è comparsa una delle tante (e inutili) pagine sull’argomento assenzio, che utilizza, in maniera volutamente provocatoria, il nostro nome, ovvero “Accademia dell’Assenzio”:
Premesso che, per quel che mi riguarda, chiunque può appoggiarsi a noi, e addirittura al nome della nostra Associazione, per fare (in)formazione sull’argomento – sempre su Facebook abbiamo ad esempio attiva una partnership con la pagina storica di Paolo Castellano – in questo caso, dobbiamo purtroppo (far) notare che dietro al nome altisonante (ovviamente non è dato conoscere il nome del fondatore e/o di un admin moderatore della pagina...) e dietro alla mission lodevole di “associazione culturale” ancora una volta si nasconde (anzi, non si nasconde neppure) l’ennesima pagina di spam del già noto commerciante con cui più di una volta il sottoscritto e praticamente la totalità degli esperti italiani seri ha dovuto scontrarsi.