Natura ed Arte era una rivista culturale italiana pubblicata con cadenza quindicinale verso la fine del XIX secolo, che trattava di tematiche relative all'arte, alla moda e al buon vivere.
di Andrea Sica
Ad un anno dalla scomparsa di Franco Battiato noi dell'Académie d'Absomphe - Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio, vogliamo ricordarlo con il suo cameo nel videoclip de L'assenzio (The Power of Nothing), canzone dei Bluvertigo uscita nel 2001 e che venne presentata al Festival di Sanremo.
ouglas Mortimer è ormai diventato sinonimo di cultura dell’eleganza in Italia. Youtuber e scrittore, è un personaggio nato dall’esigenza di riscoprire piaceri, gesti e valori dimenticati. Un moderno Don Chisciotte, idealista e sognatore, che intende valorizzare e divulgare della cultura del gusto e del buon vivere.
Amico e socio dell'Académie d'Absomphe, Douglas Mortimer è anche un conoscitore di assenzio e molto spesso, nei suoi canali, è riuscito a fare divulgazione con i suoi video descrivendo in modo eccellente alcune curiosità di questo mondo, oltre che presentare e recensire alcuni assenzi importanti.
Articolo e recensione di Andrea Sica
Gli assenzi Jade
Come i più esperti sanno, gli assenzi della serie Jade sono considerati "la Cadillac" degli absinthes. Grazie alla passione e all'ingegno di Ted Breaux, chimico statunitense che, dopo anni di studi effettuati nel suo laboratorio con sofisticate apparecchiature, analizzando campioni tratti da antiche bottiglie di assenzio, anziché pubblicare i suoi studi in un libro, decise di prestarsi direttamente alla distillazione pratica, fondando la società Jade Liqueurs.
Gli utenti che seguono L'Académie d'Absomphe - Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio hanno diritto ad uno sconto del 10% su tutti gli accessori per assenzio in vendita sul sito www.MaisonAbsinthe.fr
Dall'anno della sua istituzione, il 1964, il Salon International de l'Agriculture (Salone Internazionale dell'Agricoltura) a Parigi è diventato il più grande evento del settore agricolo francese. Si suddivide in 4 aree: l'allevamento e le sue filiere, con gli animali più belli delle 360 razze in mostra; prodotti gastronomici provenienti dalla Francia e dal mondo, con oltre 1000 espositori provenienti da circa 40 paesi, il salone è una vera e propria finestra sul mondo dell'agricoltura in tutta la sua diversità. Ogni anno, per nove giorni, ci sono circa 700.000 visitatori che percorrono i viali del Paris Expo Porte de Versailles, il parco delle esposizioni creato nel 1923 per ospitare la Fiera di Parigi.
In un luogo che trasuda un originale fascino neorealista da Vecchia Milano, con un tocco di impressionismo francese e di classicismo della New Orleans coloniale, i tre momenti di servizio - aperitivo, cena e dopocena - si susseguono senza soluzioni di continuità.
"Norah was drunk" è il nuovo locale che ha appena aperto nel quartiere Lambrate di Milano e si presta a diventare il nuovo epicentro per la degustazione di assenzio e non solo.
Anche i Simpsons hanno avuto la loro bevanda maledetta, chiamata Strupo... un liquore creato dalla fermentazione di capperi... dal colore verde, bevanda strana e maledetta bevuta dagli artisti, vi ricorda qualcosa?
La storia dell'assenzio è sempre stata molto travagliata. Bandito per circa un secolo, tornato poi improvvisamente legale in Europa nel 1992 quando, a sapere come riprodurlo in quel momento, c'erano pochissime distillerie sopravvissute e che, mentre rispolveravano le ricette originali dei loro bisnonni e si prodigavano a (ri)creare un prodotto di qualità, hanno dovuto poi combattere con la cattiva informazione e con la macroscopica diffusione delle innumerevoli marche di assenzio surrogato che nel frattempo si erano esponenzialmente diffuse, quelle marche che oltre il nome (e a volte sbagliano pure quello) non avevano, e non hanno, nulla a che fare con l'assenzio di un tempo.
Intervista di Andrea Sica a Marco Der Einzige Tonarelli
Andrea: Ciao Marco, raccontaci qualcosa di te
Marco: Che dire, sono uno squattrinato che ha deciso di vivere assecondando le proprie passioni; “lavoro” il meno possibile perché “il lavoro debilita l’uomo (e la donna)” e per lavoro intendo quello salariato; Carlo Monni, un grande attore toscano, raccontava la storia del ciabattino anarchico di Campi Bisenzio che aveva calcolato il guadagno per assicurarsi un’esistenza dignitosa in 2 scarpe riparate al giorno, leggenda vuole che per tutta la vita non abbia mai superato quella soglia ed ecco, io tento di seguire le sue orme, sono anarchico certificato da varie questure del centro/nord e tento di lavorare a salario quel minimo che mi serve per vivere con dignità, il resto del tempo lo impiego in lavori non monetari in bosco (beh ogni tanto qualche moneta arriva...), scalando, esplorando, intagliando legno, dipingendo male e altrettanto male suonando il flauto traverso, scrivendo, divulgando il verbo assenziofilo. Mi diletto di grafica, le immagini dell’associazione sono farina del mio sacco. In generale mi definirei “dilettante professionista”.
Sono molto vanitoso ma non mi prendo troppo sul serio e chi ha a che fare con me dovrebbe fare altrettanto.
Sono verboso e grafomane, strenuo difensore del punto e virgola, esegeta dell’inutilità. Poi c’è tutto il resto che (non) mi definisce.
Basta come presentazione?
Intervista di Marco Tonarelli a Eros Garelli
Marco: Ciao Eros, come va? Vuoi raccontarci come e quando sei entrato in contatto con l’Absinthe? Qual è stato il tuo primo assaggio? Autentico o surrogato?
Eros: Ciao Marco, il mio primo assaggio è stato lo Xenta Superior, più che un surrogato direi un czech-style absinth, che è ancor peggio. :)
Il primo autentico è stato un Duplais verte, ma solo con l'Edouard della Jade è scoccato l'amore.