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Articoli

Presentazione assenzio dell’azienda agricola Mistico Speziale - Pesaro, 08/12/2013

Continua nelle Marche la promozione dell’assenzio abbinato a un prodotto gastronomico territoriale: domenica 8 dicembre 2013, a Pesaro, presso il nuovo locale “alternativo” TZENGHNE (“zingaro” in dialetto pesarese) verrà riproposto l’assenzio dell’Azienda Agricola Mistico Speziale abbinato a un cioccolato artigianale fondente dell’ Azienda MIV Cioccolaterie.

E poi, come sempre, musica e cultura in omaggio al poetico abbinamento! Da un’ idea degli Ambasciatori Territoriali dell’Enogastronomia, Alfredo Bussi e Nicoletta Tagliabracci.

Ingresso libero.

Assenzio Mistico Speziale: 10 sample in omaggio per i nostri iscritti

In occasione del lancio del nuovo Absinthe Blanche, e della nuova ricetta del Verte, l’azienda Mistico Speziale mette a disposizione dei membri dell’Academie d’Absomphe 10 sample omaggio (ognuno comprendente le due versioni), che potete prenotare utilizzando esclusivamente dal forum del sito de L'Académie d'Absomphe.

L'Assenzio secondo Giovanni - Pesaro, 12/09/2013

Giovedì 12 settembre 2013 torna nelle Marche l’ assenzio ottocentesco dell’ Azienda Mistico Speziale, abbinato ad un prodotto gastronomico marchigiano.

Degustazione poetica, raffinata ed equilibratamente “maledetta”, al tramonto di una sera di settembre nel centro storico di Pesaro.

Da una collaborazione tra gli Ambasciatori Territoriali dell’Enogastronomia, Alfredo Bussi e Nicoletta Tagliabracci, con la Libreria Il Catalogo.

Ingresso libero.

I Guru improvvisati del web

Tra i vari personaggi specializzati in disinformazione internettiana, questo singolare soggetto è sicuramente riuscito a catturare la nostra attenzione con un articolo al link: http://spin.quequero.org/Come_Fare_L’Assenzio (aggiornamento: il contentenuto della pagina è stato cancellato).

Vediamo di analizzare insieme l’articolo:

Paul Verlaine e l’Assenzio

“Le pauvre Lélian”

Paul Verlaine by Dornac (1892)Nato a Metz nel 1844, ebbe un’infanzia che lui stesso ha definito “gioiosa” (Bonheur). Coccolato e viziato da una madre troppo indulgente e da una cugina orfana, doveva trovare duro il primo contatto con le difficoltà della vita. Suo padre, un militare, andò in pensione nel 1851, e la famiglia si sistemò a Parigi.

Dopo aver compiuto dei mediocri studi secondari, Verlaine trova un impiego in Municipio. Burocrate depravato e già ubriacone, non ha perduto quella sensibilità femminea che lo destina a “una tetra serie di avvenimenti contraddittori” (Confessions).

Lettore di opere oscene, frequenta anche i poeti “artisti” e collabora al primo Parnasse. La morte di suo padre (1865) e soprattutto quella di sua cugina Elisa (1867) lo lasciano disorientato, eppure egli mette in subbuglio il vicinato picchiando sua madre nel 1869.

Disinformazione sull’Assenzio a La prova del cuoco, Raiuno (15/05/2013)

Questa mattina, 15 maggio 2013, nel corso della trasmissione “La Prova del Cuoco”, si è parlato anche di assenzio (artemisia absinthium, pianta), ed è stato detto che è piuttosto usato in liquoristeria per la produzione di Vermouth e simil(ar)i. A quel punto, la signora Antonella Clerici, se ne esce fuori con un esilarante, “Ma l’assenzio non è una droga?”, e, come se non bastasse, l’ “espertone” di turno, oltre ad annuire, ha aggiunto che il distillato provoca “allucinazioni”.

Poesie e citazioni sull'Assenzio


CHARLES BAUDELAIRE

Leggi: Charles Baudelaire e l’assenzio: verità e leggende

 



TRISTAN CORBIERE

Ridi bravo! fa’ l’amareggiato,
fa’ la smorfia, Mefisto ’Sbeffeggiami’.
Assenzio! e il tuo labbro giù sbavato…
di’ che tutto ciò ti vien dal cuore.
(Paris, VIII)

Remember the Maine Cocktail

Ingredienti e preparazione del cocktail Remember the Maine

  • 6 cl. Rye whiskey
  • 2 cl. Vermouth rosso
  • 0,5 cl. Cherry Heering (o altro cherry brandy)
  • 0,5 cl. Assenzio autentico

Intervista a Scott MacDonald - autore del libro "Absinthe Antiques"

In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, Absinthe Antiques: A Collection from la Belle Epoque (absintheantiques.net) abbiamo chiesto al nostro amico Scott MacDonald di raccontarci qualcosa di sé e della sua passione per l’assenzio.

- Disponibile in lingua italiana ed inglese -

Locali specializzati in assenzio autentico: Il Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa (VI)

Aperto dai primi mesi del 2011, il Palazzo delle Misture ha portato nel cuore di Bassano - a due passi dal Ponte degli Alpini - l’esperienza del Lumière Cabaret Cafè, storico locale della città. Il Lumière è stato il primo vero cocktail bar di qualità a Bassano, oltre che l’unico locale a dare spazio alla musica jazz e al cabaret, con spettacoli di artisti che poi hanno trovato il successo anche a livello nazionale.

Sui suoi due piani il Palazzo delle Misture offre spazi davvero insoliti, certamente unici in città. Il fornitissimo bancone dell’ingresso è l’ideale per chi va di fretta – o per l’aperitivo in piedi – mentre il piano superiore, più ampio e diviso in tre diversi ambienti, offre uno spazio elegante e accogliente in cui trascorrere momenti di relax, ascoltando magari del buon jazz eseguito dal vivo. Tonalità e arredamento, diversi per ciascuna sala, identificano gli ambienti: più ariosa la prima, più raccolta e soffusa la seconda (dedicata alla degustazione degli assenzi), più barocca la terza, con un dominante colore rosso fuoco.

Il Palazzo delle Misture è il salotto ideale per aperitivi e dopocena all’insegna del buon bere, a cominciare dai vini. La carta offre diverse etichette in mescita, con particolare attenzione ai vitigni autoctoni storici e di recente recupero. Sono presenti, sempre in mescita, vini spumanti soprattutto italiani, provenienti dalle aree tradizionali del metodo classico, ma anche da altre zone di più recente produzione spumantistica.
In orario aperitivo il locale prepara sempre delizie di finger food di accompagnamento ai calici di vino e ai cocktail. Dai classici internazionali ai caratteristici pre-dinner, fino ai miscelati più moderni, l’offerta è varia anche su questo fronte. Inclusa nell’ampia lista c’è una parte dedicata ai cocktail dimenticati, come il Pegu Club, il Derby, l’Hurricane, e a quelli storici a base di assenzio, come il Sazerac, il Duchess, il Monkey Gland. Sono anche presenti preparazioni di cocktail ottenuti con le nuove tecniche di mixologia molecolare.

Nella sala dedicata all’assenzio, si possono degustare i marchi storici di produzione di fine Ottocento e inizio Novecento, ovvero del periodo precedente al bando. Con il classico rituale in voga in quegli anni nel loro luogo di origine, si sorseggiano tra gli altri Verte Suisse, Nouvelle Orlèans, Duplais, Un Emile, Montmantre, La Clandestine, White Fairy.
Selezionate birre artigianali e pregiati distillati completano l’offerta del Palazzo delle Misture, decisamente uno dei locali più particolari e attenti alla qualità presenti in città.

 

Contatti

www.palazzodellemisture.it

https://it.foursquare.com/palazzomisture

https://www.facebook.com/Palazzo-delle-Misture-170426042976913/

https://twitter.com/PalazzoMisture

La vera gradazione di un vero assenzio

Quanti gradi ha un Assenzio autentico?

Grazie alla preziosa consulenza/collaborazione di Conte di Ugenta, un po’ per gioco e un po’ per curiosità, ho/abbiamo cercato di misurare la più-o-meno esatta gradazione di Assenzio di un bicchiere di Absinthe Pernod Fils [l'assenzio più famoso e rappresentativo di tutti i tempi] raffigurato nella celebre cromolitografia di Charles Maire.

Com’è nata l’idea? 

Mentre stavo assaggiando un prototipo di assenzio artigianale, in cui non veniva ovviamente indicata la gradazione alcolica, ho pensato di provare a misurarla con un alcolimetro piuttosto rudimentale e di pubblicare l’esito della prova. 

Gli assenzi (e i distillatori) clandestini

L’assenzio, nell'800, era fondamentalmente “verde” (nel senso di colorato), anche se i bianchi, naturalmente, sono sempre esistiti (a partire dal Pernod Fils..). Nei primi anni del ‘900, a seguito delle violente campagne antialcolismo (dove spesso l’assenzio veniva definito il “pericolo verde”), molti produttori cercarono di cambiar colore (dai bianchi ai rosa..) e di sottolineare nelle loro pubblicità l’aspetto “salutare” della bevanda (assenzi ossigenati, con ozono, senza tujone, senza alcool..).

Questo non fu però sufficiente, e di lì a poco la fata verde venne bandita quasi ovunque. In Francia sparì e lasciò il posto al pastis, il suo diretto discendente/surrogato, che non utilizza(va) artemisia absinthium (e in principio non aveva louche) e che aveva/ha una gradazione sensibilmente più bassa (dai 20 ai successivi 45°).

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