Questa mattina, 15 maggio 2013, nel corso della trasmissione “La Prova del Cuoco”, si è parlato anche di assenzio (artemisia absinthium, pianta), ed è stato detto che è piuttosto usato in liquoristeria per la produzione di Vermouth e simil(ar)i. A quel punto, la signora Antonella Clerici, se ne esce fuori con un esilarante, “Ma l’assenzio non è una droga?”, e, come se non bastasse, l’ “espertone” di turno, oltre ad annuire, ha aggiunto che il distillato provoca “allucinazioni”.
CHARLES BAUDELAIRE
Leggi: Charles Baudelaire e l’assenzio: verità e leggende
TRISTAN CORBIERE
Ridi bravo! fa’ l’amareggiato,
fa’ la smorfia, Mefisto ’Sbeffeggiami’.
Assenzio! e il tuo labbro giù sbavato…
di’ che tutto ciò ti vien dal cuore.
(Paris, VIII)
Ingredienti e preparazione del cocktail Remember the Maine
- 6 cl. Rye whiskey
- 2 cl. Vermouth rosso
- 0,5 cl. Cherry Heering (o altro cherry brandy)
- 0,5 cl. Assenzio autentico
In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, Absinthe Antiques: A Collection from la Belle Epoque (absintheantiques.net) abbiamo chiesto al nostro amico Scott MacDonald di raccontarci qualcosa di sé e della sua passione per l’assenzio.
- Disponibile in lingua italiana ed inglese -
Aperto dai primi mesi del 2011, il Palazzo delle Misture ha portato nel cuore di Bassano - a due passi dal Ponte degli Alpini - l’esperienza del Lumière Cabaret Cafè, storico locale della città. Il Lumière è stato il primo vero cocktail bar di qualità a Bassano, oltre che l’unico locale a dare spazio alla musica jazz e al cabaret, con spettacoli di artisti che poi hanno trovato il successo anche a livello nazionale.
Sui suoi due piani il Palazzo delle Misture offre spazi davvero insoliti, certamente unici in città. Il fornitissimo bancone dell’ingresso è l’ideale per chi va di fretta – o per l’aperitivo in piedi – mentre il piano superiore, più ampio e diviso in tre diversi ambienti, offre uno spazio elegante e accogliente in cui trascorrere momenti di relax, ascoltando magari del buon jazz eseguito dal vivo. Tonalità e arredamento, diversi per ciascuna sala, identificano gli ambienti: più ariosa la prima, più raccolta e soffusa la seconda (dedicata alla degustazione degli assenzi), più barocca la terza, con un dominante colore rosso fuoco.
Il Palazzo delle Misture è il salotto ideale per aperitivi e dopocena all’insegna del buon bere, a cominciare dai vini. La carta offre diverse etichette in mescita, con particolare attenzione ai vitigni autoctoni storici e di recente recupero. Sono presenti, sempre in mescita, vini spumanti soprattutto italiani, provenienti dalle aree tradizionali del metodo classico, ma anche da altre zone di più recente produzione spumantistica.
In orario aperitivo il locale prepara sempre delizie di finger food di accompagnamento ai calici di vino e ai cocktail. Dai classici internazionali ai caratteristici pre-dinner, fino ai miscelati più moderni, l’offerta è varia anche su questo fronte. Inclusa nell’ampia lista c’è una parte dedicata ai cocktail dimenticati, come il Pegu Club, il Derby, l’Hurricane, e a quelli storici a base di assenzio, come il Sazerac, il Duchess, il Monkey Gland. Sono anche presenti preparazioni di cocktail ottenuti con le nuove tecniche di mixologia molecolare.
Nella sala dedicata all’assenzio, si possono degustare i marchi storici di produzione di fine Ottocento e inizio Novecento, ovvero del periodo precedente al bando. Con il classico rituale in voga in quegli anni nel loro luogo di origine, si sorseggiano tra gli altri Verte Suisse, Nouvelle Orlèans, Duplais, Un Emile, Montmantre, La Clandestine, White Fairy.
Selezionate birre artigianali e pregiati distillati completano l’offerta del Palazzo delle Misture, decisamente uno dei locali più particolari e attenti alla qualità presenti in città.
Contatti
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Quanti gradi ha un Assenzio autentico?
Grazie alla preziosa consulenza/collaborazione di Conte di Ugenta, un po’ per gioco e un po’ per curiosità, ho/abbiamo cercato di misurare la più-o-meno esatta gradazione di Assenzio di un bicchiere di Absinthe Pernod Fils [l'assenzio più famoso e rappresentativo di tutti i tempi] raffigurato nella celebre cromolitografia di Charles Maire.
Com’è nata l’idea?
Mentre stavo assaggiando un prototipo di assenzio artigianale, in cui non veniva ovviamente indicata la gradazione alcolica, ho pensato di provare a misurarla con un alcolimetro piuttosto rudimentale e di pubblicare l’esito della prova.